Introduzione. L'idrotorace acuto da comunicazione peritoneo-pleurica (CPP) è una complicanza nota della DP ma di non comune riscontro. Nel 50% dei casi l'idrotorace compare nei primi mesi di DP ma anche a poche ore o dopo diversi anni dall'inizio. Può essere asintomatico ma più spesso dà dispnea, tosse e deficit di uf. Prevale nelle donne (62%) ed a destra (88%), essendo perlopiù causato da difetti congeniti della parte tendinea dell'emidiaframma. La CPP può riparare spontaneamente, ma richiede sempre la sospensione temporanea della DP (per un periodo compreso tra le 2 e le 6 settimane, in primo luogo per evitare l'ulteriore aggravamento del versamento), che nel 40-50% dei casi è definitiva. Nelle frequenti recidive alla ripresa della DP o anche dopo anni, è oggetto di terapie invasive (pleurodesi chimica, in toracoscopia, chirurgia toracica), con successo variabile.(1)
Caso clinico. Paziente di 64 anni, uremica cronica per nefroangiosclerosi ipertensiva, (clearance della creatinina pari a 13 ml/min), per un patrimonio vascolare critico per l'allestimento di una FAV, viene proposta come trattamento sostitutivo la dialisi peritoneale. Il 16-12-10 inizia trattamento peritoneo dialitico. il 26 ottobre 2011 la paziente giunge in reparto per grave dispnea. L'RX torace mostra versamento pleurico a dx, si esegue toracentesi il 27-10-11, con rimozione di 1250 ml di liquido. In data 28-10-11 nuovo episodio di dispnea e nuova toracentesi il 29-10-11. Nel liquido pleurico la concentrazione di glucosio è 210 mg/dl, mentre la glicemia risulta pari a 81 mg/dl. Si esegue scintigrafia peritoneale che mostra comunicazione peritoneo-pleurica. Si propone alla paziente intervento chirurgico e emodialisi, ma la paziente decide di continuare la peritoneo dialisi senza più disturbi con scambi diurni e da seduta.
Conclusioni. Benessere della paziente (pur con indici depurativi ai limiti minimi (45,44l/w/1,73 e ktv pari a 1,74) verosimilmente favorito anche dall'approccio dietetico, dalla diuresi residua.