INTRODUZIONE. Le glomerulonefriti (recidive, de novo) costituiscono la terza causa di perdita del rene; le strategie terapeutiche non risultano uniformi, ancorpiù in forme rare che non beneficiano di terapia validata anche nel rene nativo.
PGNMID e MIG sono estremamente rare; in Letteratura a nostra conoscenza sono descritte nel rene nativo rispettivamente 43 e 15 casi e nel trapianto (recidiva) 5 e 2 casi.
MATERIALI E METODI. Gli autori riportano un'esperienza monocentrica di 3 PGNMID (2 recidive, 1 de novo) ed 1 MIG (non classificabile).
RISULTATI E CONCLUSIONI. In p.1,2 la nefropatia di base è una PGNMID con evoluzione rapida e dialisi entro 1 anno, trattata con Ciclofosfamide e Steroide (ST); nei p. 3,4: s. di Alport e nefropatia interstiziale-non biopsiata (dialisi dopo 5-18 aa).
Il follow up dopo trapianto (da donatore deceduto; 2001-2011) è di 70 mesi; terapia immunodepressiva (ID): Basiliximab-Micofenolato Mofetile (MMF)-ST-CNI; alla dimissione: creatininemia (s-Cr) 1,8 mg% (0,7-2,5), proteinuria (u-PT) <200 mg/die. ST sospeso dopo 12-18 mesi nei p.3,4.
Alla biopsia renale per peggioramento funzionale (s-Cr max 3,5 mg%) o u-PT (max 3,3 g/die) a 12 (p.1,2) e 58 mesi (p.3,4) riscontro di: PGNMID (kappa) recidiva in p.1,2; PGNMID (lambda) de novo in p.3; MIG in p.4; proliferazione endocapillare in p.1,3 e proliferazione extracapillare in p.1; C4d positivo in p.2.
Trattamento: plasmaferesi, ST e potenziamento ID (1,3); Rituximab (p.2; non risposta a ST sul rene nativo); nessun trattamento in p.4 (non proteinuria, multiple comorbidità).
Esiti: p.1,2: dialisi (<1 anno); p. 3,4: soddisfacente funzione all'ultimo controllo (s-Cr 2 mg%, u-PT assente).
Nel nostro centro con politica bioptica attiva pur in assenza di biopsie protocollari, si rileva un'incidenza di PGNMID e MIG sul trapianto non esigua rispetto alla Letteratura. In mancanza di strategie terapeutiche definite, si sono adottati schemi differenti, personalizzati sulle comorbidità e sul dato clinico-istologico, il cui esito è stato favorevole nel 50% dei casi, in linea con il decorso, segnalato in Letteratua, sui reni nativi. Il follow-up clinico-istologico pare indicato per calibrare la ID nei responders.