INTRODUZIONE. Il rigetto è la complicanza principale del trapianto di rene. I processi di EMT e EndMT contribuiscono alla fibrosi renale e alla progressione del danno cronico. Poco si sa circa i fattori patogenetici che regolano EMT e EndMT nel RG. Scopo del nostro studio è stato studiare il coinvolgimento dell’IL-17 e del sistema del complemento nell'induzione di EMT e EndMT in biopsie renali di pazienti con RG.
MATERIALI E METODI. L’espressione di IL-17, E-caderina, CD31 e FSP1 è stata studiata mediante analisi confocale in biopsie di pazienti con rigetto cronico cellulo-mediato (CTMR) (n=10), rigetto cronico anticorpo-mediato (CAMR) (n = 10), rigetto acuto cellulo-mediato (ATMR) (n = 10) e rigetto acuto umorale (AAMR) (n = 10). Gli stessi esperimenti sono stati condotti in vitro usando cellule epiteliali ed endoteliali stimolate con IL-17 (20ng/ml) e C3a (10-7M).
RISULTATI. E CONCUSIONI: CAMR e AAMR mostrano un aumento significativo dell’espressione tubulare di IL-17 (CAHR 0,12±0,04, AAMR 11,6±4,9 IL-17 pixel+/total area, Adobe Photoshop software) rispetto a CTMR (0,03±0,008; p=0,004 vs CAMR) e ATMR (1,0±0,3; p<0,0001 vs AAMR). La presenza di EMT era dimostrata da un significativo aumento del numero di cellule E-caderina+/FSP1+ in CAMR (15,3±1,5), e AAMR (5,9±2,1) rispetto a CTMR (5.2±1.2; p=0,001 vs CAMR) e ATMR (2,0±0,4; p=0,02 vs AAMR). Inoltre, era presente anche EndMT dimostrata da un aumento significativo di cellule CD31+/FSP1+ in CAMR (53,4±7,5) e AAMR (77,6 ± 16,2) rispetto a CTMR (26.8±6,0, p=0,004 vs CAMR) e ATMR (14,7±5,2, p=0,004 vs AAMR) nei capillari peritubulari. In vitro sia le cellule endoteliali che le cellule epiteliali stimolate per 24h con C3a e IL-17 mostravano un significativo aumento dell’espressione di FSP1 (cellule endoteliali: basale:2,3±0,6; C3a:3,1±.2,0; IL-17:4,1±1,5; IL-17+C3a:7,5±2.4, p=0,04 IL-17+C3a vs basale) (cellule epiteliali: basale:3,1±0,2; C3a:3,5±23,1; IL-17:4,4±1,1; IL-17+C3a:6,0±2,5; p =0,03 IL-17+C3a vs basale).
I nostri dati suggeriscono un ruolo sinergico di IL-17 e C3a nell'induzione di EMT e EndMT in CAMR e AAMR. In tale scenario, l'inibizione terapeutica di questi sistemi può rivelarsi essenziale per prevenire la progressione del danno renale.