La ritardata ripresa funzionale renale (DGF), definita come la necessità di dialisi nella prima settimana post- trapianto, è una complicanza precoce principalmente correlata al danno da ischemia-riperfusione (IRI). La rigenerazione tissutale dopo IRI è mediata dall'attività di diversi fattori di crescita in grado di limitare il danno indotto da ipossia. MSP è un fattore di crescita capace di indurre proliferazione tubulare dopo essersi legato al suo specifico recettore ad attività tirosin-chinasica denominato RON.
Lo scopo di questo studio è stato valutare il potenziale ruolo di MSP nella rigenerazone renale dopo IRI e nella differenziazione dei progenitori renali residenti CD133+.
I livelli urinari di MSP (uMSP) sono stati valutati con ELISA in pazienti con trapianto renale a tempo 0 ed alla prima settimana dopo l'intervento. I dati ottenuti sono stati correlati con i valori di NGAL plasmatico (pNGAL), un noto biomarker di DGF.
L'analisi immunoistochimica per MSP e RON è stata effettuata a differenti tempistiche su reni di ratti Wistar soggetti a IRI renale mediante clampaggio vascolare per 45 minuti.
In vitro, abbiamo studiato l'effetto protettivo di MSP su cellule tubulari umane (TEC) soggette ad ipossia (proliferazione, apoptosi, polarità cellulare) e sulla differenziazione dei progenitori renali residenti CD133+.
In seconda giornata post-trapianto renale, i livelli di uMSP sono più elevati in pazienti con immediata ripresa funzionale del graft (IGF) rispetto a pazienti con DGF (IGF 4.24±0.51 ng/ml vs. DGF 1.28±0.60 ng/ml) (Figura 1). Inoltre, in pazienti con IGF, l'incremento dei livelli di uMSP correla con la riduzione dei livelli di pNGAL (Figura 2), indicando una efficace ripresa della funzione renale.
Nel modello sperimentale di IRI renale nei ratti, una aumentata espressione di MSP e RON viene osservata nelle cellule tubulari nella fase di rigenerazione post-AKI (Figura 3). Questi risultati suggeriscono un rilascio autocrino di MSP dalle cellule tubulari proliferanti. Questa ipotesi è confermata in vitro dall'aumentata espressione e rilascio di MSP da TEC coltivate in ambiente ipossico.
Nelle TEC ipossiche, MSP induce resistenza all'apoptosi (Figura 4) mediante inibizione delle pathways recettoriali e mitocondriali e di caspasi-3, -8 e -9 (Figura 5). Inoltre, MSP preserva alcune caratteristiche funzionali delle TEC come la polarità, l'espressione di megalina/ZO-1 e l'internalizzazione di albumina (non mostrato).
Infine, RON è espresso dai progenitori renali residenti CD133+ (Figura 6). In presenza di MSP, le cellule CD133+ sono in grado di differenziare in cellule epiteliali mature acquisendo un fenotipo morfologico simil-tubulare confermato dall'espressione di E-caderina, megalina, fosfatasi alcalina e aquaporina-1 (Figura 6).
I risultati del presente studio mostrano che MSP:
MSP potrebbe essere valutato come potenziale approccio terapeutico per limitare la DGF post-trapianto. Ulteriori studi su un maggior numero di pazienti sono necessari per definire il ruolo di MSP come potenziale biomarcatore di DGF/IGF.
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