Introduzione. La necrosi cutanea sovrapposta a un accesso vascolare (AV) nativo o protesico è una complicanza rara, ma potenzialmente fatale. L’aumento della pressione - associata a stenosi dell’outflow - insieme con la ripetuta venipuntura, ne sono la causa. Il trattamento, da eseguire in urgenza, è chirurgico associato alla correzione della stenosi, quando presente. Abbiamo raccolto i casi di necrosi cutanea osservati presso due gruppi di chirurgia degli AV per emodialisi, da Maggio 1988 a Marzo 2012.
Materiali e Metodi. Studio retrospettivo dei casi clinici in rapporto alle caratteristiche dei pazienti e delle procedure chirurgiche ed endovascolari di revisione. Follow-up a 1 mese della lesione cutanea.
Risultati e Conclusioni. Sono riassunti nelle tabelle 1 e 2:
Una casistica, recentemente pubblicata, di 100 decessi a domicilio di pazienti emodializzati per emorragia massiva (Gill J.R. For Sci Med Path 2011), ha messo in evidenza l’importanza della diagnosi precoce e di una terapia efficace della necrosi cutanea associata all'AV. Abbiamo trattato il 73,6% dei casi con un successo del 93,7% sui 48 pz seguiti a un mese. L’emostasi preventiva, quando utilizzabile, ha reso le procedure più agevoli ed ha permesso un approccio chirurgico mininvasivo.
In 18 pz (26,5%) si è proceduto a legatura dell’AV per l’eccessiva estensione della lesione e, nel 38,8% di questi casi, abbiamo confezionato un accesso protesico in parallelo.
Il trattamento della necrosi cutanea, per neutralizzare il rischio emorragico, è possibile con salvataggio dell’accesso vascolare in una larga percentuale di pazienti.