INTRODUZIONE. La variazione intradialitica della concentrazione di potassio [K+ ] è causa di alterazioni della ripolarizzazione ventricolare e di aritmie cardiache nei pazienti in HD che si associa ad un aumento della mortalità.
Il monitoraggio della [K+] durante l’HD non è facilmente realizzabile.
Anche se è ben noto che le variazioni di [K+] influenzano la morfologia dell'onda T nel tracciato ECG, non si è mai riusciti a ottenere una misura indiretta di [K+] sierico mediante analisi dell’ECG.
Lo scopo di questo studio era di sviluppare un metodo per quantificare la [K+] sierica attraverso l’analisi dell’onda T dell’ECG in tempo reale nei pazienti in HD.
MATERIALI E METODI. Abbiamo analizzato le registrazioni ECG Holter (Mortara Instrument, H12+) di 13 pazienti in corso di HD (39 sessioni, 3HD/pz per 3 settimane). Un valore mediano ogni 2-minuti del rapporto slope/ampiezza dell’onda T (TS/A) è stato utilizzato per stimare [K+] sierico indiretto. I valori di riferimento (KLAB) sono stati ottenuti da campioni di sangue (IL, GEM4000). La [K+] stimata dall’ECG (KECG) è stata definita come una funzione lineare di TS/A e confrontata con KLAB attraverso analisi di correlazione e di Bland-Altman.
RISULTATI. KLAB variava da 5,15±0,88 mM (range: 3,11-7,46 mM) a inizio HD a 3,28±0,29 mM (range: 2,63-3,95 mM) a fine HD (-47%±15%). Lo stimatore KECG ha dato risultati consistenti in 33/39 sedute. La calibrazione paziente-specifica dello stimatore ECG basata sui dati della prima HD ha permesso un buon accordo con le misure di riferimento (fig 1A) in tutti i pazienti nelle successive due sessioni con un errore di -0,04 ± 0,61 mm (fig 1B).
CONCLUSIONI. La stima della [K+] sierica attraverso l’analisi del segnale ECG è risultata possibile. A seguito di una validazione più ampia e della valutazione di fattori potenzialmente interferenti (alterazioni contemporanee di altri elettroliti e/o anomalie elettrofisiologiche cardiache, ecc), questa misura semplice e non invasiva potrebbe risultare di grande utilità.