INTRODUZIONE. La correzione di infiammazione e malnutrizione rappresenta il principale obiettivo terapeutico nei pazienti in emodialisi cronica (HD) per tentare di ridurre il loro rischio cardiovascolare. L’Emodiafiltrazione con reinfusione endogena (HFR) è stata associata a riduzione di interleuchine pro-infiammatorie, verosimilmente secondaria all’adsorbimento delle citochine da parte della cartuccia adsorbente. Pertanto abbiamo valutato in pazienti uremici cronici affetti da infiammazione cronica e sottonutrizione se il passaggio dall’HD standard all’HFR si associava al miglioramento dello stato infiammatorio e nutrizionale.
MATERIALI E METODI. Venivano arruolati pazienti adulti in HD cronica con valori sierici di PCR superiori a 5 mg /L e di albumina inferiori a 3,9 g /dL nelle misure effettuate negli ultimi sei mesi. Venivano esclusi pazienti con CVC temporaneo, grave cirrosi epatica o insufficienza cardiaca, neoplasia maligna o infezione acuta.
Tutti i pazienti selezionati passavano dall’HD all’HFR.
Esito primario era considerato la variazione dei livelli dei principali marcatori di infiammazione (PCR, IL-6, IL-1 e TNF-alfa) e dello stato nutrizionale (albumina, transferrina, prealbumina, leptina e colesterolo) indotti dall'HFR dopo 4 e 8 mesi di trattamento.
RISULTATI. Dei 176 pazienti in HD cronica negli 8 centri partecipanti allo studio, 24 venivano reclutati, 20 venivano valutati a 4 mesi e 18 concludevano il follow-up a 8 mesi. Al basale, i valori sierici di PCR e albumina erano rispettivamente in mediana 18.7 (6.0-38.1) mg/L e 3.5 (3.3-3.8) g/dL e risultavano inversamente correlate tra loro (r=-0.49). Dopo 8 mesi di trattamento con HFR si registrava una significativa riduzione di PCR, IL-6, IL-1 e TNF-alfa ed un aumento significativo di albumina e prealbumina, che era già evidente a 4 mesi.
CONCLUSIONI. Nei pazienti in HD cronica con infiammazione e sottonutrizione, il passaggio dall'HD all'HFR si associa ad un rapido miglioramento dei principali markers sierici di infiammazione (PCR, IL-6, IL-1 e TNF-alfa) e nutrizione (albumina e pre-albumina). Se questo effetto si possa tradurre in un reale beneficio in termini di sopravvivenza dovrà essere valutato in trials clinici.