La malattia cardiovascolare è la principale causa di mortalità e morbilità dei pazienti (pz) in emodialisi (ED). In tale popolazione di pz, i processi di aterosclerosi accelerata e di disfunzione endoteliale giocano un ruolo chiave nella progressione della malattia cardiovascolare in relazione alla presenza di fattori di rischio emergenti che agiscono sinergicamente a quelli tradizionali (Yuksel Kaya- 2011). [1] La PTX3, prodotta dall’endotelio e dalle cellule mononucleate, è ritenuta un marker specifico di infiammazione vasale e potrebbe associarsi ad un aumentato rischio cardiovascolare (Boehme M -2007). [2] (full text) Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare in vivo le associazioni tra livelli plasmatici di PTX3 ed alcuni parametri di progressione della malattia aterosclerotica in ED.
Sono stati arruolati 48 pz (età media 62,6 aa) in ED da almeno un anno (media 44 mesi) con membrane sintetiche biocompatibili. Sono stati esclusi pz con infiammazioni acute, epatopatie, diabete, fumatori.
Livelli plasmatici elevati di PTX3 (2,3±0,8 ng/ml; p=0,003 vs controlli) si osservavano all’inizio della ED (T0) ed aumentavano a fine trattamento (p=0,005 vs T0) (T240) (Figura 1 A). Tale incremento si associava ad un aumento significativo dell’espressione proteica della PTX3 nei neutrofili in corso di ED (T30 vs T0,p=0,0003;T240 vs T0,p<0,00001) (Figura 1B). I valori di FMD erano bassi al T0 (4,7±1,8), rispetto ai controlli (7,5±2.1; p<0,01), e si normalizzavano al T240 (Figura 2A). Inoltre, nei pz al T0 si osservava un aumento del CAVI (9,7±0,3; p=0,003 vs controlli) (Figura 2B) ed una riduzione dei valori di ABI (0,9±0,2; p=0,004 vs controlli) (Figura 2C). I livelli plasmatici di PTX3 correlavano inversamente con i valori di FMD (p=0,001) e di ABI (p=0,03) (Figura 3A-B) e direttamente con il CAVI (p=0,0001) (Figura 3C). All’analisi multivariata solo i livelli plasmatici di PTX3 erano indipendentemente associati con i valori di CAVI e di FMD (Figura 4).
I risultati del nostro lavoro dimostrano che nei pz in ED è presente un aumento dei livelli plasmatici di PTX3, prodotta dai neutrofili, maggiormente al termine della seduta emodialitica. Lo stato di microinfiammazione puo’ condizionare il tono vasomotorio dell’endotelio e la rigidità vasale, contribuendo alla progressione della malattia aterosclerotica nei pz in ED.
[1] Kaya Y, Ari E, Demir H et al. Accelerated atherosclerosis in haemodialysis patients; correlation of endothelial function with oxidative DNA damage. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 2012 Mar;27(3):1164-9
[2] Boehme M, Kaehne F, Kuehne A et al. Pentraxin 3 is elevated in haemodialysis patients and is associated with cardiovascular disease. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 2007 Aug;22(8):2224-9 (full text)
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