Introduzione. Cellule CD133+ con caratteristiche di progenitori staminali sono state isolate e caratterizzate dal rene umano e sono risultate efficaci nell’indurre protezione da danno acuto se inoculate in un modello di glicerolo. Tuttavia, la loro biodistribuzione dopo l'inoculo non è ad oggi nota.
Materiale e Metodi. I progenitori renali umani CD133+ sono stati isolati da reni normali e marcati con tracciante Vybrant Cell Tracers DiD ed inoculati per via endovenosa in topi immunodepressi con danno renale acuto da glicerolo a tempi diversi dall’induzione del danno. La localizzazione delle cellule marcate è stata valutata in vivo mediante imaging ottico con sistema Xenogen IVIS Serie 200 (Caliper Life Sciences, Hopkinton, MA) e convalidate mediante immunofluorescenza ex vivo. L’effetto protettivo dei progenitori CD133+ è stato valutato mediante analisi istologica e mediante valutazione dei marcatori sierici BUN e creatinina.
Risultati. Le cellule CD133+ hanno mostrato uno spiccato tropismo per il tessuto renale danneggiato, mentre si riscontrava un minore localizzazione epatica, splenica e polmonare. La tempistica di localizzazione mostrava un picco a 24h dopo inoculo, che perdurava a 48h. I progenitori CD133+ erano inoltre in grado di indurre protezione sul danno renale, quando inoculati 24 ore dopo danno.
Conclusioni. In conclusione, abbiamo messo a punto un metodo per la detezione dei progenitori CD133+ in vivo mediante imaging ottico. I risultati mostrano che i progenitori CD133+ hanno un tropismo verso il tessuto renale danneggiato e ne migliorano la funzionalità.