INTRODUZIONE. Il Nerve Growth Factor (NGF) è una neurotrofina che regola la crescita, il mantenimento e la sopravvivenza non solo delle cellule neuronali, ma anche del sistema immunitario ed endocrino. Nostri dati recenti hanno dimostrato che nei pazienti affetti da danno renale cronico e soprattutto nei portatori di trapianto renale, i livelli sierici di NGF sono significativamente più elevati rispetto a quelli dei soggetti sani. Per valutare il ruolo dell’NGF sul danno renale indotto dai farmaci immunosoppressori abbiamo testato in vitro, su cellule tubulari renali umane, HK-2, il suo possibile ruolo sul danno cellulare indotto dalla CsA.
MATERIALI E METODI. Nelle HK-2 l’espressione proteica dell’NGF e dei suoi recettori, TrKA e p75, dell’inibitore del ciclo cellulare p21, delle forme fosforilate e totali di ERK, JNK, Akt ed mTor è stata valutata attraverso Western Blotting. La vitalità cellulare è stata determinata spettrofotometricamente mediante MTT assay.
RISULTATI E CONCLUSIONI. I dati ottenuti mostrano che le cellule HK-2 esprimono NGF i cui livelli proteici aumentano in seguito al trattamento con dosi crescenti di CsA (10nM-8µM). Dosi crescenti di NGF (100-500ng/ml) non modificano la vitalità cellulare dopo 48 e 72 ore di trattamento. Il co-trattamento con CsA ed NGF riduce la vitalità cellulare rispetto al solo trattamento con CsA ed aumenta l’espressione proteica di p21 dopo 48 ore (p<0.01). Per esplorare il contributo delle vie rapide di segnale, abbiamo trattato le HK-2 per tempi brevi con CsA+NGF.
I nostri risultati mostrano, rispetto al trattamento con la sola CsA, una significativa down regolazione del pathway di sopravvivenza cellulare, pAkt e pmTor e una attivazione della via di JNK, noto target del processo apoptotico (p<0.01).
In conclusione i nostri dati preliminari suggeriscono che nelle HK-2 il co-trattamento di NGF+CsA riduce significativamente la vitalità cellulare attraverso un meccanismo molecolare in corso di valutazione.