Le cellule dendritiche plasmacitoidi (pDC) giocano un ruolo chiave nell’attivazione della risposta autoimmune nella NL. Le pDC sono le maggiori produttrici di INF-alpha, i cui effetti a livello del tubulare renale sono poco conosciuti. Scopo dello studio è stato quello di studiare gli effetti dell’ INF-alpha su cellule epiteliali renali (RPTEC) in vitro ed ex-vivo. Mediate studi di microarray (Illumina), abbiamo confrontato il profilo di espressione genica di cellule RPTEC stimolate con INF-alpha 100U/ml per 48h rispetto alle cellule controllo. Dall’analisi genomica è emerso che in seguito a stimolazione, 108 geni risultano up-regolati e solo 7 down-regolati con un fold-change>2. La gene set enrichment analysis ha confermato che tra i 123 processi differentemente regolati, quelli più rappresentativi, oltre alla pathway di risposta all’interferone, erano quelli di presentazione dell’antigene e del signalling pro-infiammatorio. Tra i geni up-regolati e coinvolti nelle due pathways vi erano l’HLA-I, le ubiquitine (in particolare FBXO6 e DTX3L) e la subunità LMP7 dell’immunoproteasoma. Dopo validazione dei dati ottenuti mediate RT-PCR, abbiamo condotto esperimenti di citofluorimetria su RPTEC che confermavano un significativo aumento della via di presentazione dell’antigene (HLA I : 75%±2/MnI 7.8±3 basale vs 90%±3/MnI 11±2 48h 100 U/ml INF-alpha) e del signalling infiammatorio (LMP7 49.75%±2 basale vs 72.4%±2 48h 100 U/ml INF-alpha).
L’analisi immunoistochimica su biopsie renali di pazienti con NL dimostrava che a livello del tubulo interstizio dei soggetti con NL di classe IV, rispetto alle classi I o II, vi era un significativo aumento dell’espressione di LMP7 (LMP7 5%±2 NL classe I vs 16% ±5 classe IV, p<0,0001) proporzionale all’espressione di MXA, un indicatore tissutale di INF-alpha (MXA 0%±1.0 classe I vs 4,5%±1.2 classe IV; p<0,0001). Infine, l’analisi al microscopio confocale ha confermato la co-localizzazione delle proteine LMP7-MXA nell’epitelio tubulare e l’attivazione del signalling infiammatorio via NFkB(p65) nei tubuli MXA+.
I nostri dati dimostrano che l’inibizione della pathway dell’INF-alpha potrebbe rappresentare una nuova strategia terapeutica per la riduzione del danno tubulare renale in pazienti con NL.