Introduzione. L’insufficienza renale acuta sta emergendo come problema sanitario mondiale. A seconda della gravità e della durata, il danno tubulare può essere riparato, sebbene sia richiesto un numero critico di cellule sopravvissute per ricostituire l’integrità strutturale. Le cellule progenitrici/staminali adulte renali (ARPC) partecipano ai processi di riparazione renale e la comprensione dei loro meccanismi di rigenerazione può rivelare nuovi target terapeutici per il recupero renale e la diminuzione della gravità del danno. Nel presente studio è stata analizzata l’influenza delle ARPC nel rigenerare le cellule epiteliali tubulari prossimali renali (RPTEC) e le cellule tubulari immortalizzate (HK2) danneggiate con cisplatino. Inoltre è stata studiata la natura dei fattori rigenerativi secreti dalle ARPC.
Materiali e Metodi. In un modello in vitro di tossicità indotta da cisplatino, le RPTEC sono state poste in co-coltura con le ARPC per 1,4 e 7 giorni. È stata studiata l’espressione della Caspasi 3 e di Ki67 per valutare l’apoptosi e la proliferazione; quest’ultima è stata analizzata anche mediante saggio della BrdU. Da analisi bioinformatiche su dati di microarray e attraverso saggi ELISA Multiplex sono state identificate specifiche molecole, secrete dalle ARPC, aventi azione rigenerativa.
Risultati e Conclusioni. L’esposizione delle RPTEC o HK2 al cisplatino riduceva il numero delle cellule e la loro vitalità, ma la co-coltura con le ARPC tubulari (tARPC) conferiva un effetto protettivo inibendo l’apoptosi e promuovendo la proliferazione cellulare delle cellule sopravvissute al danno. Tale processo era specifico delle tARPC e cisplatino-dipendente. Nessun effetto rigenerativo era stato osservato utilizzando le ARPC glomerulari in co-coltura con cellule tubulari danneggiate. L’effetto rigenerativo era completamente annullato dal blocking del recettore Toll-like receptor 2 (TLR-2), espresso dalle tARPC. Sono state identificate specifiche molecole come l’Inibina A, l’FGF2 secreti dalle ARPC e dipendenti dall’attivazione del TLR2. Tali fattori cooperavano sinergicamente ed erano essenziali per la rigenerazione.