Introduzione. La valutazione clinica del paziente nefropatico richiede, in casi selezionati, un complesso ed approfondito iter diagnostico in cui l’approccio multidisciplinare e le indagini genetiche possono rivelarsi utili. La casistica riportata si riferisce al periodo 2008-2011 e descrive 9 casi di nefropatie genetiche rare osservate presso la nostra U.O.
Casi Clinici
Due sindromi rene-coloboma, disordine ereditario autosomico dominante (AD) causato dalla mutazione del gene PAX2, caratterizzato da ipo-displasia renale con o senza insufficienza renale ed anormalità oculari (coloboma della testa del nervo ottico); in letteratura sono segnalati 173 casi. Una sindrome di Epstein-Fechtner in paziente con macro-trombocitopenia, cataratta, proteinuria, microematuria e funzione renale nella norma; tale sindrome appartiene ad un gruppo di rare patologie AD causate dalla mutazione del gene MYH9. Tre MODY5 (sindrome cisti renali-diabete), una rara sindrome AD a presentazione eterogenea causata dalla mutazione del gene TCF2 e caratterizzata da cisti renali o ipoplasia renale e diabete mellito non insulino-dipendente ad insorgenza giovanile. Un rene multicistico monolaterale associato ad istiocitosi in donna con funzione renale nella norma e litiasi renale; in letteratura è descritto un altro caso simile (maschio) con presentazione clinica più severa verosimilmente ascrivibile alla modalità di trasmissione (X-linked). Una sindrome di Rubinstein-Taby in donna con ritardo della crescita, deterioramento cognitivo ed anormalità renali (reflusso vescico-ureterale, atrofia renale ed IRC); tale disordine AD è causato da mutazioni del gene CREBBP o EP300 con incidenza di circa 1:100.000. Una glomerulonefrite sclerosante focale, da mutazione del gene WT1, in paziente con proteinuria e insufficienza renale non associata ad alterazioni genitourinarie (mutazione riscontrata in 4 familiari).
Conclusioni. La disponibilità di test genetici consente di individuare e caratterizzare quadri nefrologici polimorfi espressione di sindromi complesse e rare, spesso di difficile inquadramento e secondarie a mutazioni genetiche. A causa della bassa incidenza e della presentazione variabile tali sindromi possono risultare di difficile diagnosi e richiedere un approccio multidisciplinare. Il nefrologo deve saperle identificare ed avviare gli approfondimenti necessari avvalendosi anche di indagini genetiche.