Scopo del nostro lavoro è stato quello di studiare i meccanismi di ubiquitinazione specificatamente attivati dall’iperglicemia e il loro possibile coinvolgimento nella ND.
Cellule tubulari renali umane (HK2) sono state coltivate in basso (5.5 mM) e alto (30 mM) glucosio per 24 ore. Gli effetti del glucosio sui profili di espressione genica dell’mRNA sono stati valutati mediante microarray (U133A Chip -Affymetrix) (Figura 2). Tra i 46 geni differenzialmente espressi ottenuti dall’analisi microarray (T test, correzione secondo Benjamini-Hochberg), ci siamo soffermati su UBE2V1, una variante dell’enzima E2 che interviene nella formazione di catene di ubiquitina legate tramite lisina-63. La Real time PCR ha confermato questo dato in vitro (Figura 3).
Anche l’espressione proteica di UBE2V1 aumentava dopo 24 ore di incubazione delle cellule renali in alto glucosio, mentre le proteine ubiquitinate in lisina-63 aumentavano dopo 48 ore di incubazione. (Figura 4). L’immunoistochimica tissutale ha confermato un incremento significativo dell’espressione tubulare di UBE2V1 (Figura 5) e delle proteine ubiquitinate in lisina-63 (Figura 6) in pazienti con ND rispetto ai soggetti sani.
I nostri dati dimostrano che l’espressione di UBE2V1 e delle proteine ubiquitinate in lisina-63 aumenta nella ND in vivo; questi risultati sembrerebbero legati all’iperglicemia, come dimostrato in vitro. L’identificazione futura delle proteine target ubiquitinate permetterà una caratterizzazione molecolare della ND, suggerendo nuovi biomarcatori predittivi di malattia coinvolti nella patogenesi e nella progressione della ND e possibili bersagli terapeutici.
Per inserire una domanda, segnalare la tua esperienza, un tuo commento o una richiesta di precisazione fai il login con il tuo nome utente e password.
Se non lo sei ancora puoi registrati partendo da qui.