Numerosi studi indicano che la progressione del tumore verso un fenotipo maligno non dipenda esclusivamente dalle proprietà cancerogene delle cellule tumorali ma sia profondamente influenzato dalla reattività con lo stroma tumorale. Attraverso un processo noto come “transizione endotelio-mesenchimale”, EndMT, le cellule endoteliali residenti nel tumore acquisiscono un fenotipo mesenchimale con proprietà invasive e migratorie, attraverso la perdita delle giunzioni cellula-cellula e dei marcatori endoteliali (Potenta S et al [1] (full text)). Nei tumori, l‘EndMT è un’importante fonte di fibroblasti cancro-associati (CAF), che sono noti facilitare la progressione tumorale in molteplici maniere (Zeisberg et al) [2] (full text). Obiettivo del presente studio, è stato quello di valutare se le cellule endoteliali infiltranti il tumore (TEC), isolate dal Carcinoma Renale a cellule chiare (RCC) possono avere caratteristiche fenotipiche e funzionali assimilabili alle CAF, con un’elevata capacità migratoria e di invasività.
Attraverso la tecnica dei microarray, abbiamo analizzato i profili di espressione genica delle TEC e comparato con le HUVEC, cellule endoteliali umane derivate dalla vena ombelicale. I geni con un FDR<5% ed un fold-change≥2 sono stati considerati differenzialmente espressi. Mediante analisi citofluorimetrica e microscopia confocale abbiamo caratterizzato il fenotipo delle TEC ed analizzato sezioni di tessuto tumorale di pazienti con RCC.
L’analisi microarray ha evidenziato una differente espressione di geni coinvolti nella EndMT, nelle TEC vs le HUVEC. Tra questi geni, abbiamo trovato che FSP1 (fibroblast-specific protein 1) risulta up-regulato mentre CD31 e le caderine down-regolati in maniera significativa. Inoltre, sono risultati modulati diversi geni coinvolti nella pathway del TGF-b (BMP2, NFAT, Wnt/β-catenina) (Fig. 1).
L’analisi fenotipica ha confermato la riduzione significativa dell’espressione dei marcatori endoteliali CD31 (10% vs 98%), VE-caderina (3.1% vs 40,4%), CD105 (41% vs 96%), CD146 (60% vs 98%) ed un incremento dell’espressione dei marcatori mesenchimali come la N-caderina (80% vs 18%) nelle TEC rispetto alle HUVEC. (Fig. 2)
Infine, nel tessuto tumorale rispetto alla controparte sana, abbiamo osservato una intensa popolazione di cellule CD31+ e FSP1 ed α-SMA positive (Fig. 3-4), indice della transdifferenziazione endotelio-mesenchimale in vivo.
Per la prima volta, questi dati suggeriscono che l’EndMT è un meccanismo rilevante per il reclutamento delle CAF nello stroma tumorale e probabilmente mediato dal TGF-β. Le CAF possono pertanto svolgere un ruolo determinante nella progressione ed invasività tumorale nel RCC.
[1] Potenta S, Zeisberg E, Kalluri R et al. The role of endothelial-to-mesenchymal transition in cancer progression. British journal of cancer 2008 Nov 4;99(9):1375-9 (full text)
[2] Zeisberg EM, Potenta S, Xie L et al. Discovery of endothelial to mesenchymal transition as a source for carcinoma-associated fibroblasts. Cancer research 2007 Nov 1;67(21):10123-8 (full text)
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