Questa metanalisi sembra ridurre l’importanza del controllo pressorio sul rischio renale, ma si tratta di una valutazione di tipo categorico cioè essere al di sotto di 140/90 o al di sopra di questi livelli. Ma in realtà un’altra metanalisi pubblicata oltre 10 anni fa ci ha dimostrato che limitatamente ai pazienti proteinurici non è la stessa cosa in termini di rischio renale avere 160 di pressione o avere valori tra 120-129. Inoltre, anche nell’ambito della normalità pressoria, avere dei valori troppo bassi espone I pazienti ad un aumentato rischio di progressione, configurando una caratteristica curva J.
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