INTRODUZIONE. La presenza di un'anemia secondaria in corso di Malattia Renale Cronica comporta una riduzione della compliance cardiaca che non interessa le sole sezioni sinistre ma coinvolge anche la funzione ventricolare destra. L'impiego degli agenti stimolanti l'eritropoiesi (ESA) può contribuire a ripristinare un'adeguata funzionalità cardiaca agendo, al contempo, anche sui livelli sierici dei cosiddetti peptidi cardiogeni endogeni.
PAZIENTI E METODI. Studio multicentrico nel quale sono stati esaminati 430 pazienti ambulatoriali ed arruolati 256 (140 di sesso maschile, 126 di sesso femminile , con età media di 67 +/- 4 anni) dopo eventuale correzione dell’assetto marziale (correzione della TSAT > 20%). Tutti i pazienti presentavano un eGFR medio pari a 26.7 +/- 4.2 ml/min con valori medi iniziali di Hb pari a 10.4 g/dl e di Hct pari a 30.4%. Dopo valutazione del tasso medio di Emoglobina sierica ed ematocrito, si è proceduto alla randomizzazione in tre gruppi di trattamento (EPO alfa 2000 UI x 3/settimana, Darbopoetina alfa 20 mcg/settimana e CERA 100 mcg/mese), omogenei per numero, distribuzione nei due sessi e tassi medi di Hb.
RISULTATI. Il trattamento con ESA ha consentito di raggiungere il target di Hb previsto dalle linee guide internazionali in tutti i gruppi di pazienti trattati. Gli outcomes cardiovascolari sono risultati decisamente migliori nei gruppi di pazienti trattati con Darbopoetina alfa (utilizzata con un rapporto di conversione di 1:300 rispetto all’EPO alfa) e CERA. I pazienti trattati con CERAe Darbopoetina alfa hanno evidenziato, inoltre, una diminuzione più cospicua dei livelli sierici di BNP e Marinobufagenina
CONCLUSIONI. I dati evidenziano, concordemente con la letteratura scientifica più recente, come la correzione dell’anemia si correli con un miglioramento dei parametri di funzionalità cardiovascolare più classici (frazione d’eiezione, volumi ventricolari sinistri) , ma anche di quelli meno noti (vedi i parametri di funzionalità ventricolare destra). Interessante l’azione esercitata (con effetti più evidenti da Darbopoetina alfa e, soprattutto, CERA) sui livelli sierici di Marinobufagenina, marker di disfunzione diastolica del ventricolo destro.