La bioimpedenziometria (B.I.A.) è ormai una metodica affidabile e largamente diffusa nella pratica clinica per valutare la composizione corporea dei pazienti con IRC in terapia conservativa (Bellizzi V, 2006 [1] (full text)) e dialitica cronica (Segall L, 2008 [2]).
Scopo di questo studio è quello di valutare con la BIA le variazioni della composizione corporea dei pazienti in pre-dialisi dopo l’inizio del trattamento dialitico cronico.
31 pazienti (23 M e 8 F, età media 65 anni ± 5.7) affetti da IRC in terapia conservativa sono stati osservati retrospettivamente per 18 mesi, 6 mesi in fase pre-dialitica e 12 mesi durante il trattamento sostitutivo cronico. Di questi pazienti, 14 hanno scelto il trattamento emodialitico trisettimanale (HD) e 17 quello peritoneale (DP) di cui 5 in CAPD e 12 in APD.
In fase pre-dialisi è stata eseguita BIA con analisi bioimpedenziometrica (Xc, Rz, Body Cell Mass, Total Body Water, Extra Cellular Water, Fat Mass, Free Fat Mass), oltre a: BMI, albuminemia, Hb, PCR (Proteina C Reattiva), GFR, DPI (Daily Protein Intake).
Dopo l’inizio del trattamento dialitico, al 3°, 6° e 12° mese è stata ripetuta la BIA, oltre a: BMI, albuminemia, transferrinemia, Hb, PCR, KT/V, nPCR (normalized Protein Catabolic Rate) o PNA (Protein equivalent of Nitrogen Appearance).
La composizione corporea è stata analizzata con bioimpedenziometria con strumento monofrequenza (STA/BIA) (Talluri A, 1995 [3]) (Donadio C, 2005 [4]).
Il GFR è stato calcolato con MDRD (formula di Levey corretta per superficie corporea). Per il calcolo della superficie corporea è stata usata la formula standard di Mosteller.
In HD il Kt/v è stato calcolato con la formula di Daugirdas, mentre in DP sommando il Kt renale settimanale (Curea x 10.08) a quello dialitico settimanale [(Durea/Purea) x Vdialisato x 7] ed infine diviso per il volume di distribuzione dell’urea (formula di Watson).
Il DPI è stato calcolato con la formula di Maroni-Mitch, il PNA con la formula di Bergstrom, la nPCR ricavata dalla formula del Kt/V di Daugirdas.
In pre-dialisi il GFR medio è risultato 10.9 ±2 ml/min, il DPI si è mantenuto intorno a 0.9 ±0.1 g/Kg/die, l’albuminemia a 3.5 ±0.5 g/dl, la transferrinemia a 195 ±23 ng/ml, l’Hb a 11.7 ±0.4 g/dl, la PCR a 1.3 ±0 mg/dl.
In HD il Kt/V si è mantenuto intorno a 1.4 ±0.2 e la nPCR a 1.2 ±0.2 g/Kg/die, in DP il Kt/V si è mantenuto intorno a 2.6 ±0.6 e il PNA a 1.0 ±0.4 g/Kg/die. Sia in HD sia in DP la PCR si è mantenuta intorno a 0.9 ±0.1 mg/dl (fig. 4).
I valori impedenziometrici (Xc e Rz) hanno mostrato un progressivo incremento nei primi 6 mesi in dialisi (p:0.00001) con sostanziale stabilità nei successivi 6 mesi.
L’acqua corporea (TBW, ECW) ha mostrato un progressivo decremento nei primi 6 mesi in dialisi (maggiore decremento in HD) (p:0.00002) con sostanziale stabilità nei successivi 6 mesi (fig. 1); anche il BCM ha mostrato un medesimo andamento (p:0.002), così come il FFM (p:0.00002) (fig.2).
Il FM ha mostrato, invece, un progressivo incremento nei primi 6 mesi in dialisi (maggiore incremento in DP) (p:0.000004) con sostanziale stabilità nei successivi 6 mesi (fig. 2).
L’albuminemia ha mostrato un sensibile decremento nei primi 6 mesi in dialisi (p:0.00005) con sostanziale stabilità nei successivi 6 mesi (fig. 3); anche la transferrinemia ha mostrato lo stesso andamento (p:0.055).
L’Hb e il BMI si sono mantenuti stabili per tutto il periodo esaminato.
Nei primi sei mesi in dialisi la BIA ha evidenziato una perdita progressiva di acqua corporea, di massa cellulare e di massa magra e un aumento di massa grassa; i dati biochimici hanno mostrato un calo degli indici nutrizionali.
Il BMI, invece, non ha mostrato significative variazioni per tutta la durata dello studio. (Torun D, 2007 [5])
Tutto ciò nonostante la presenza di una buona efficienza dialitica, di un buon introito proteico e l’assenza di un quadro infiammatorio significativo.
Questi dati sottolineano come i primi mesi in dialisi costituiscano un periodo critico per il paziente dal punto di vista clinico-fisico, suggerendo agli operatori sanitari un’attenzione particolare anche sul problema nutrizionale, psicologico, sull’attività fisica e sullo stile di vita.
[1] Bellizzi V, Scalfi L, Terracciano V et al. Early changes in bioelectrical estimates of body composition in chronic kidney disease. Journal of the American Society of Nephrology : JASN 2006 May;17(5):1481-7 (full text)
[2] Segall L, Covic A, Mardare N et al. [Nutritional status evaluation in maintenance hemodialysis patients]. Revista medico-chirurgicala a Societatii de Medici si Naturalisti din Iasi 2008 Apr-Jun;112(2):343-50
[3] Talluri A, Maggia G Bioimpedance analysis (BIA) in hemodialysis: technical aspects. The International journal of artificial organs 1995 Nov;18(11):687-92
[4] Donadio C, Consani C, Ardini M et al. Estimate of body water compartments and of body composition in maintenance hemodialysis patients: comparison of single and multifrequency bioimpedance analysis. Journal of renal nutrition : the official journal of the Council on Renal Nutrition of the National Kidney Foundation 2005 Jul;15(3):332-44
[5] Torun D, Micozkadioglu H, Torun N et al. Increased body mass index is not a reliable marker of good nutrition in hemodialysis patients. Renal failure 2007;29(4):487-93
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