Non era difficile, qualche anno addietro, prevedere che alla fine del millennio si sarebbe assistito ad una massiccia migrazione di uomini dai Paesi poveri verso quelli ricchi.
In Italia, dalla fine degli anni ‘60 ad oggi, il tasso di accrescimento demografico annuo è stato in continua diminuzione fino ad invertirsi in questi ultimi anni.
Limes, 2009
Sono 3.637.724 gli stranieri non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia Periodo di riferimento: Anni 2011-2012Pubblicato: mercoledì 25 luglio 2012età media 31 anni; 12.6% delle nuove nascite; 862 mila minori; > 65 anni: 2%
Nel 2005, quando Romania e Bulgaria non erano ancora entrate nell’UE, la stima era di 600.000-800.000 persone
Per capire come potrebbe cambiare l’epidemiologia delle malattie renali in Italia, dovremmo dare uno sguardo all’epidemiologia delle nefropatie nei paesi di origine delle popolazioni che in maggior numero migrano in Italia.
L’incidenza di malattia renale cronica nell’Africa subsahariana è stimata essere del 10% ed è favorita da situazioni di povertà, scarsa igiene, malnutrizione ed alta incidenza di patologie infettive. In molti paesi tale dato non è noto per la mancanza di indagini epidemiologiche.
MALATTIE IN AFRICA
Ci siamo resi conto che in Africa sono presenti tre tipi di malattie:
· Infettive, dovute all’azione di batteri e virus patogeni. Le principale sono: AIDS, colera, difterite, ebola, epatite, morbillo, pertosse, peste, TBC, tetano, polmonite, tifo.
· Parassitarie, dovute pidocchi, zanzare, vermi. Le principale sono: dengue, febbre di lassa, febbre gialla, filariosi, malaria, tracoma, leishmaniosi, malattia del sonno.
· Da carenza alimentare, dovute a insufficienza di cibo, sia come quantità che come qualità. L’organismo ha bisogno di principi nutritivi, senza i quali il fisico non ha sufficiente energia per svolgere le varie funzioni vitali. La principale è la MPE.
Compare prevalentemente in pazienti di origine africana (africani, afro-americani). Dall'analisi dei dati degli studi clinici, si calcola che l'HIVAN abbia una prevalenza del 3.5%. Secondo studi autoptici la prevalenza sarebbe maggiore (12%). Generalmente, si manifesta nelle fasi avanzate dell'infezione e i fattori di rischio associati alla sua comparsa sono un numero di CD4 <200/ml e un'elevata carica virale.
A cosa può essere dovuta aa diversità di manifestazione delle malattie renali in Europa?
Lo screening sierologico per le infezioni virali ha documentato una positività per HCV in 9 pazienti (10%), per HBV in 6 (6%) e per HIV in 2 (2.2%), di cui 1 con AIDS. L’anamnesi infettivologica ha, inoltre, evidenziato 5 casi di pregressa tubercolosi, 2 di positività per test treponemici e 1 di malaria. La distribuzione delle nefropatie uremizzanti (Fig. 2) indica la prevalenza di patologie glomerulari (33%), biopticamente accertate o presunte, e di nefropatie non diagnosticate (31%). Meno rappresentate rispetto ai pazienti nativi sono le nefropatie ischemiche (5%) e quelle diabetiche (12%).
La giovane età può spiegare la prevalenza relativamente contenuta di nefropatie diabetiche e vascolari. La prevalenza di infezioni da virus epatotropi (HBV, HCV), di HIV o di altre malattie infettive è sovrapponibile a quella dei pazienti nativi.
Values are expressed as new cases/years/105 population. IgAN, IgA nephropathy; MGN, membranous glomerulonephritis; FSGS, Focal Segmental Glomerulosclerosis; MesGN, mesangioproliferative non-IgA nephropathy; MCD, minimal change disease; MPGN, membranoproliferativa glomerulonephrities; ExGN, Extracapillary glomerulonephritis and AGN, Acute endocapillary glomerulonephritis (AGN). P-values determined by Pearson’s correlation test.
PGN: Primitive GN
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