INTRODUZIONE. In pazienti con Sindrome di Bartter e di Gitelman (BS/GS), malattie genetiche che costituiscono un modello umano di antagonismo recettoriale endogeno al recettore di tipo 1 dell’angiotensina II (Ang II) e presentano caratteristiche biochimiche ormonali, molecolari e cliniche opposte all’ipertensione arteriosa, abbiamo recentemente riportato un aumentato numero di cellule progenitrici endoteliali circolanti (EPCs) che correla con l’espressione genica di eme ossigenasi (HO)-1 e con la vasodilatazione NO dipendente. Il Calcitonin gene related peptide (CGRP), previene l’invecchiamento delle EPCs ed inibisce l’invecchiamento delle EPCs indotto dall’Ang II, il suo livello nel sangue è ridotto nell'ipertensione arteriosa, è stimolato da HO-1 ed è correlato con la stimolazione di NO. In questo studio abbiamo valutato la concentrazione di CGRP e l’espressione proteica di HO-1 in pazienti BS/GS geneticamente caratterizzati, in confronto a soggetti sani di controllo ed analizzato le loro relazioni con EPCs (CD34+KDR+, CD133+KDR+, CD34+CD133+KDR+) e con la vasodilatazione NO dipendente (flow-mediated dilation (FMD)).
METODI E RISULTATI. La concentrazione plasmatica di CGRP (ELISA) e l’espressione proteica di HO-1 (sandwich immunoassay) sono risultate più elevate in BS/GS: 38.20±8.23 pg/ml vs 25.07±3.51, p<0.002 e 9.44±3.1 ng/ml vs 5.52±1.1, p<0.007, rispettivamente. CD133+KDR+ e CD34+CD133+KDR+ (direct three color-flow-cytometry analysis) e FMD (B-mode echo scan of brachial artery) si sono confermati più elevati in BS/GS. CGRP e HO-1 sono risultati significativamente correlati (p <0.0001) e non vi era differenza tra gruppi. In BS/GS sia CGRP che HO-1 erano significativamente correlati sia con EPCs che con FMD.
CONCLUSIONI. Questo studio, usando un modello umano opposto all’ipertensione arteriosa, fornisce importanti informazioni sulle relazioni tra CGRP, HO-1, FMD, fattori clinici e biochimici essenziali coinvolti nell'ipertensione arteriosa, nella malattia cardiovascolare e nella comprensione del significato e ruolo di specifiche popolazioni di cellule progenitrici endoteliali circolanti. Questo studio infine conferma l’utilità del modello umano della sindrome di Bartter e Gitelman per delineare i ruoli delle cellule progenitrici endoteliali e fattori correlati nella fisiopatologia dell'ipertensione arteriosa e del rimodellamento cardiovascolare nell’uomo.