INTRODUZIONE. L’iperparatiroidismo (iPTH) è una complicanza comune nei pazienti affetti da (IRC). Il trattamento con paracalcitolo (PC) si è dimostrato utile in questi pazienti in quanto in grado di determinare una adeguata riduzione dei livelli plasmatici di PTH con minime modifiche dei livelli sierici di calcio e fosforo.
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza dell’uso del PC.
METODO. Abbiamo studiato 39 pazienti affetti da IRC e iPTH. Il follow-up medio è stato di 5 mesi (range 2-24 mesi), comunque il 60% dei pazienti ha un follow up di 9 mesi. L’end point primario di efficacia era quello di ottenere due riduzioni consecutive dei livelli serici di PTH > 30% rispetto al valore basale.
L’end point secondario era valutare l’effetto del PC sugli altri parametri del metabolismo osseo. Ogni 3 mesi venivano determinati i livelli serici di: paratormone (PTH), calcio (Ca), fosforo (P), fosfatasi alkalina (ALP) e calcolato il filtrato glomerulare (GFR –MDRD).
RISULTATI. Il 59% dei pazienti ha raggiunto l’end point primario a 3 mesi e il 75 % a 9 mesi dall’inizio del trattamento.
Abbiamo rilevato variazioni statisticamente significative dei livelli serici di calcio e fosforo pur rimanendo sempre nel range di normalità.
I livelli serici di ALP totale hanno subito una riduzione significativa (p = 0.002). Il GFR si è ridotto dal 28.4 a 24.7 ml/min (basale e dopo 6 mesi di terapia) con una p =0.013 nei 26 pazienti in stadio 3-4 CKD , ma si è stabilizzato nei successivi 6 mesi (p=0.43).
La dose media di PC somministrata era di 5-5.8 mg/sett.Nel 5% dei pazienti si sono verificati episodi moderati di ipercalcemia (>10.5 mg/dl).
CONCLUSIONI. Il trattamento con PC orale è efficace nel controllare iPTH secondario nei pazienti con IRC stadio 3-5 con effetti minimi sui livelli serici di calcio e fosforo. E’ comunque necessario un follow-up più lungo per potere dimostrare se ci sono variazioni in termini di GFR durante la terapia di mantenimento con PC