Introduzione. recenti lavori segnalano elevata incidenza di eventi cardiovascolari (CV) nei soggetti affetti da NC ed è ugualmente noto che questi pazienti spesso presentano riduzione della densità minerale ossea. L’associazione fra ridotta densità minerale ossea (BMD) e aumentata “stiffness arteriosa” è stata indagata in alcune patologie ma mai nella nefrolitiasi. Partendo da queste premesse abbiamo voluto analizzare la Pulse Wave Velocity (PWV) quale marcatore precoce di danno vascolare e la densità minerale ossea in un gruppo di pazienti “giovani” con NC, paragonandoli con controlli sani confrontabili per sesso, età, BMI e PA.
Materiali e metodi. sono stati studiati 59 pz affetti da NC (M/F 29/30, età media 45aa) e 20 controlli sani (M/F 7/13, età media 39aa). Sono stati esclusi soggetti affetti da: ipertensione, patologie infiammatorie e metaboliche, iperparatiroidismo primitivo, fumatori o in menopausa. L’analisi statistica è stata eseguita mediante Wilcoxon rank sum test. Tutti i soggetti sono stati sottoposti ad esami bioumorali, densitometria ossea e misurazione della PWV mediante due tecniche: Complior e Augmentation Index.
Risultati e conclusioni. i valori di PWV (in m/s) sono risultati significativamente più elevati nei pz con NC rispetto ai controlli: carotido-femorale 7.5±1.8 vs 6.3±1.1(p=0.011); carotido-radiale 8.5±2.2 vs 7.6±1.4(p=0.015). I parametri di studio della densitometria ossea sono risultati statisticamente ridotti nei pazienti con NC a livello di tutti i distretti esaminati. Collo femorale: T-score -1.4±1.0 vs 0.00±0.85(p=0.001); Z-score -0.8±0.90 vs 0.05±0.80(p=0.002), BMD 0.76±0.13 vs 0.85±0.13(p=0.03). Colonna lombare: BMC 48±15 vs 66±12(p=0.002); BMD 0.98±0.24 vs 1.1±0.09(p=0.224). In analisi multivariata la BMD femorale è risultata un predittore indipendente di PWV carotido-femorale essendo responsabile del 15% della variabilità di quest’ultima.
Da questo studio emergono un aumento della PWV e una riduzione significativa della BMD nei pz con NC, evidenziando come questi presentino osteopenia ed elevata rigidità arteriosa nonostante la giovane età. I motivi di tale associazione, pur non essendo facilmente spiegabili con le attuali conoscenze, potrebbero essere in relazione all’aumentato rischio cardiovascolare di questi pazienti.