Il Registro Lombardo di Dialisi e Trapianto raccoglie annualmente i dati aggregati relativi ai flussi dei pazienti ed alle modalità di trattamento dal 100% dei Centri Dialisi lombardi. Abbiamo voluto esaminare i dati relativi al periodo 1997-2011 per cercare di evidenziare le tendenze in atto, sia in termini di incidenza e prevalenza, sia di scelta ed utilizzo delle metodiche dialitiche.
I dati sono stati raccolti mediante schede cartacee dal 1997 al 2006 e successivamente via web.
Nel periodo considerato, il numero assoluto di pazienti incidenti (da 1113 a 1740/anno , +56%) e prevalenti (da 5633 a 7239 , +28%) è costantemente aumentato, mentre i tassi di incidenza e prevalenza sono aumentati solo nei primi 9 anni (da 124 a 172 pmp e da 633 a 720 pmp, rispettivamente), per restare sostanzialmente stabili negli anni successivi, a causa del costante incremento demografico. La scelta del primo trattamento dialitico, da un rapporto ED/DP di 2,72/1 nel primo triennio, si è progressivamente spostata a favore dell’ED fino ad un rapporto di 5,15/1. Quanto alla sede di trattamento, Il rapporto fra dialisi ospedaliera ed extraospedaliera, inizialmente di 1,12/1, è costantemente aumentato fino all’attuale 1,48/1. Osservando i dati assoluti, l’incremento di 1085 pazienti prevalenti osservato negli ultimi 10 anni è stato a carico della sola dialisi ospedaliera (+1082) e, relativamente alle metodiche di trattamento, quasi completamente delle tecniche convettive (+1043, +164% ). Nel campo della DP, in un quadro di progressiva riduzione dei pazienti prevalenti (-18% in 15 anni), il calo è sostenuto dalla CAPD (-424 pazienti; -48%) non compensato dall’ incremento dell’APD (+257 pazienti; +258%).
L’analisi dei dati aggregati degli ultimi 15 anni evidenzia quindi un progressivo incremento del numero dei pazienti, una maggior centralizzazione dei trattamenti ed il crescente utilizzo di metodiche dialitiche più complesse e di maggior costo e tariffazione. Tutto ciò, in un periodo di crisi economica come l’attuale, apre interrogativi sull’opportunità di proporre soluzioni per la futura compatibilità economica del sistema.