Introduzione. I pazienti affetti da HIV possono presentare vari tipi di nefropatie, glomerulosclerosi HIV-correlata, nefropatia secondaria ad infezioni o a processi linfoproliferativi oppure nefropatie secondarie alla tossicità dei farmaci antiretrovirali. Il farmaco maggiormente implicato è il tenofovir, un analogo nucleotidico della adenosina 5’ monofosfato ad eliminazione renale con una fase glomerulare ed una tubulare di secrezione attiva.
La tossicità tubulare dovuta all’accumulo intracellulare del principio attivo, è dose-dipendente. In letteratura vi sono dati univoci sull'efficacia ma non sulla sicurezza del farmaco.
Materiale e metodi. Abbiamo esaminato 20 pazienti affetti da HIV in trattamento con tenofovir da 30 a 80 giorni. Gli esami ematochimici hanno mostrato un filtrato glomeruale (VFG) ridotto (30-50 ml/min, analizzato con CKD-EPI, preferita nei pazienti HIV), una proteinuria mista in range non nefrosico e una ipofosfatemia in tutti i pazienti con ecografia renale normale.
Risultati e Conclusioni. Prima dell'inizio della terapia 2 pazienti presentavano una IRC al IV stadio KDOQI, 18 pazienti presentavano VFG normale, di questi 3 avevano assunto FANS e 2 apparivano disidratati. In seguito alla sospensione del farmaco, 16 pazienti hanno mostrato un completo recupero della funzione renale in 3-6 settimane mentre 4 pazienti hanno presentato un recupero solo parziale dopo 6 mesi dalla sospensione della terapia.
Questo studio ha mostrato una elevata incidenza di danno glomerulo-tubulare nei pazienti affetti da HIV in terapia con tenofovir. La buona tollerabilità generale del farmaco e il suo posizionamento in prima linea terapeutica nelle principali linee guida internazionali impongono una precoce identificazione dei fattori di rischio predittivi di danno d’organo. I fattori di rischio noti sono polimorfismi genetici codificanti per le proteine trans-membrana, l’utilizzo delle inibitori della proteasi, di didanosina, un ridotto BMI, una bassa conta di CD4, un’elevata replicazione virale e varie comorbidità (HCV, diabete, ipertensione, infezioni). La valutazione del VFG, la proteinuria e la fosfatemia andrebbero eseguite prima di iniziare il trattamento antiretrovirale, con un monitoraggio prima mensile e poi trimestrale ed un precoce invio in ambito nefrologico.