La malattia di Fabry (MF) è una patologia sistemica da deficienza genetica x-legata dell’enzima α-galattosidasi A che causa un progressivo accumulo intracellulare di Gb3. La nefropatia decorre spontaneamente nei maschi ed in una percentuale di femmine sino all’uremia terminale. La terapia enzimatica sostitutiva (ERT) con Agalsidasi alfa (A) si è dimostrata efficace nel ridurre il declino della funzionalità renale nel breve periodo (<5 anni), mentre sono ancora scarsi i dati del lungo periodo (>5 anni).
Lo scopo dello studio è stato quello di valutare l’efficacia e la sicurezza clinica della ERT con A per un periodo ≥ 5 anni in un largo numero di pazienti arruolati nel FOS (Fabry Outcome Survey), registro internazionale dedicato alla MF.
Attualmente sono presenti nel FOS 1903 pazienti (Fig.1). Fra questi sono stati selezionati i dati di 208 pazienti con età media di 38±12.3 anni (134 maschi e 74 femmine con età media di 34 e 45 anni) sottoposti a ERT con A per un periodo ≥ 5 anni (min 5, max 11.2, media 7.4 anni) di cui erano disponibili i valori della creatininemia (Scr) determinati al momento dell’arruolamento e dopo almeno 5 anni di ERT. È stato quindi calcolato il filtrato glomerulare stimato (eGFR) con la formula CKD-EPI. Tale formula è stata scelta in quanto l’unica validata anche per eGFR>60ml/min/1.73m2.
Sono stati inoltre considerati i valori della proteinuria/24h, della pressione arteriosa e l’eventuale terapia antipertensiva.
Per la valutazione dei dati la popolazione è stata suddivisa in 3 gruppi in base al sesso ed ai valori della funzionalità renale secondo la classificazione della malattia renale cronica (KDOQI). Non sono stati presi in considerazione gli Stadi IV e V (eGFR< 30ml/min/1.73m2).
I risultati dello studio sono riassunti nella tabella (Fig.2), che mostra i valori di eGFR all’arruolamento e dopo almeno 5 anni di ERT suddivisi secondo il sesso e lo stadio KDOQI; è inoltre riportata la variazione media, a ≥5 anni e annuale, del eGFR. La variazione del eGFR nel periodo ≥5 anni ha evidenziato un peggioramento della funzionalità renale nei maschi e una stabilizzazione nelle femmine (Fig.3). I pazienti con proteinuria/24h >500mg/24h o ipertensione arteriosa hanno una riduzione più accentuata del eGFR annuo rispetto ai pazienti con proteinuria <500mg/24h o normotesi.
I risultati ottenuti confermano che il declino della funzione renale a lungo termine nella MF è stabilizzato nella popolazione femminile dalla ERT con A e rallentato nella popolazione maschile.
La proteinuria e l’ipertensione arteriosa sono risultati fattori prognostici negativi.
L’assenza di effetti collaterali, nel lungo termine, dimostra la sicurezza clinica della ERT con A.
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