• Il fenomeno dell’immigrazione è in continua crescita soprattutto dopo i fatti politici avvenuti nel Maghreb nel 2011.
• Gli stranieri residenti in Italia al 1°/1/2010 erano 4.235.000, pari al 7% del totale dei residenti; quelli sul territorio della Provincia di Torino al 31/12/2009 erano 185073 (8.8% dei residenti). Il numero attuale degli immigrati irregolari in Italia, invece, non è conosciuto. Nel 2005, quando Romania e Bulgaria non erano ancora entrate nell’UE, la stima era di 600.000-800.000 persone.
• L’incidenza di malattia renale cronica nell’Africa subsahariana è stimata essere del 10% ed è favorita da situazioni di povertà, scarsa igiene, malnutrizione ed alta incidenza di patologie infettive.
• In molti paesi tale dato non è noto per la mancanza di indagini epidemiologiche.
• Il 13-19% della popolazione nigeriana sottoposta ad uno studio di screening è risultata ipertesa.
• Non esistono in letteratura studi di prevalenza delle malattie renali tra immigrati in Italia.
Scopo di questo studio è la valutazione della prevalenza di malattia renale nella popolazione straniera afferente al Centro ISI (Informazione Salute Immigrati) dell’ASL-TO2 - Torino, rappresentata da Europei Non Iscrivibili (ENI) e Stranieri Temporaneamente Presenti (STP), cioè immigrati irregolarmente presenti sul nostro territorio.
Per la valutazione di malattia renale sono stati effettuati:
- indagine anamnestica familiare e personale tramite questionario
- misurazione pressoria
- dosaggio creatinina sierica
- esame urine e del sedimento urinario
L’indagine è sostenuta da un finanziamento da parte della SIN (bandi di ricerca 2011)
• Nel centro ISI dell’ASL-TO2 vengono seguiti circa 11000 pazienti in modo continuativo. I nuovi accessi sono circa 9000 all’anno.
• Alle persone che si sono presentate presso il centro ISI per ottenere informazioni relative alle modalità di cura in Italia, oppure per problemi medici, è stato somministrato un questionario disponibile in 8 lingue (italiano, francese, inglese, spagnolo, cinese, arabo, romeno, albanese) con domande relative all’anamnesi familiare per nefropatia e all’anamnesi personale (Figura 1).
• Il dosaggio della creatinina sierica è stato effettuato con il metodo di Jaffé. Il filtrato glomerulare è stato stimato con la formula CKD-EPI.
• L’esame urine è stato effettuato con test colorimetrici e il sedimento urinario ottenuto dopo centrifugazione per 10’ a 1500 rpm.
• In caso di rilievo di anomalie dei parametri misurati, i pazienti sono stati convocati per approfondimenti.
Sono stati esaminati i dati ottenuti dal 10/1/2012 al 20/4/2012; l’indagine proseguirà per tutto il 2012.
• In questo periodo sono stati osservati 232 soggetti irregolarmente immigrati afferenti al Centro ISI: 126 donne, 106 uomini; età media 36.1±11.2 anni (Figura 2). Si tratta di 86 soggetti di razza nera dell’Africa subsahariana (di cui 63 Nigeriani), 38 Magrebini, 64 Romeni, 18 Albanesi, 2 Cinesi, 5 Sudamericani e 19 di altra provenienza.Queste persone erano in Italia da 6.2±5.56 anni.
• 4 soggetti riferivano una nefropatia familiare, non definita (Figura 3). Per quanto riguarda le malattie infettive pregresse, 49 soggetti riferivano di aver contratto la malaria, 2 l’epatite C, 3 l’epatite B, 4 la tubercolosi, 1 l’infezione da HIV (59 pazienti in totale -45%-).
• Tra le manifestazioni cliniche indagate 9 pazienti riferivano nicturia (3.8%), 41 disuria (17.6%), 66 artralgie alle piccole articolazioni (28.4%), 79 alle grandi articolazioni (34%); 45 pazienti riferivano di essere ipertesi (19,3%).
• La Crs media è risultata 0.79±0.17 mg/dl, il FG 112.1±16.0 ml/min/1.73mq.
• 19 persone (8.1%) avevano valori pressori elevati, 14 (6%) ematuria, 15 (6.4%) proteinuria.
•51 pazienti sono stati convocati (21.9%) (Figura 4):
–17 (33.3%) non si sono presentati
–a 22 (9.4%) sono stati richiesti ulteriori accertamenti
–12 (5.1%) avevano problemi insignificanti
•In conclusione il 9.4% dei pazienti ha richiesto un monitoraggio periodico ed è stato inserito nei nostri ambulatori.
•Il 78.1% dei soggetti esaminati non presentava anomalie urinarie o funzionali renali né ipertensione arteriosa.
•L’indagine ha permesso di identificare 4 soggetti con storia familiare di nefropatia, 22 (9.4%) con anomalie urinarie e/o valori pressori elevati, nei quali sono in corso ulteriori accertamenti e che verranno seguiti in futuro.
L’estensione ad un anno del reclutamento permetterà di ottenere dati epidemiologici più rilevanti e una valutazione economica dell’utilità di questo tipo di screening.
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