Nell’allestimento delle fistole arterovenose native ( FAVn) è importante la valutazione clinica del paziente associata ad uno screening ecodoppler per cercare di predire il futuro funzionamento dell’ accesso vascolare . Scopo del presente studio retrospettivo è stato quello di valutare il ruolo della valutazione ultrasonografica preoperatoria nel successo nel confezionamento della FAVn.
Nel corso di 5 anni sono stati avviati allo studio ecodoppler 86 pazienti applicando i seguenti criteri di inclusione nella selezione del paziente: in caso di FAVn distale e midarm il diametro dell’arteria radiale doveva essere > 2 mm con assenza di calcificazioni e la vena con diametro >/= a 2,5 mm. In caso di FAVn prossimale si valutava l’assenza di calcificazioni e la distanza adeguata A/V per eseguire l’anastomosi senza la trasposizione della vena. Nel caso di FAVn distale o midarm si effettuava il Test dell’iperemia reattiva.
53 pazienti ( età media 70,5 +/ 5, 38 uomini , 15 donne, 4 diabetici ) sono stati avviati al confezionamento delle FAVn : 26 FAVn distali, 9 FAV midarm, 18 FAV prossimali. Sono stati registrati 4 fallimenti precoci nei pazienti con FAVn distale, 2 fallimenti precoci nelle FAVn midarm e nessun fallimento nelle FAVn prossimali. A livello distale le FAVn non funzionanti presentavano l’arteria radiale con diametro medio di 2,6 mm e in 2 pazienti presenza di alcune placche calcifiche; l’IR medio dopo test dell’iperemia reattiva era di 0,75 . Nei pazienti con FAVn midarm l’arteria radiale aveva un diametro medio di 2,2 mm con un IR dopo test dell’iperemia reattiva di 0,7 .
Il mapping vascolare ha permesso di orientare con maggior precisione l’allestimento della FAVn. La valutazione ecografica permette di studiare più attentamente l’anatomia ed il decorso dei vasi ed è necessaria per scegliere il tipo di intervento.