L’invecchiamento della popolazione dialitica e l’aumento dei pazienti diabetici-vasculopatici hanno fatto sorgere la problematica di allestire un accesso vascolare valido, con sempre maggior ricorso ai Cateteri Venosi Centrali tunnellizzati (CVC)
Sono stati analizzati gli accessi vascolari dei pazienti prevalenti e incidenti del nostro centro negli ultimi 5 anni, con Fistola artero-venosa (FAV) e CVC. Sono state valutate morbilità, mortalità e caratteristiche delle due popolazioni. Sono state analizzate le complicanze maggiori sui CVC (dislocazioni, setticemia, exit-site con secrezione purulenta, febbre in assenza di isolamento colturale). E' stato indentificato, ove possibile, il patogeno responsabile
Duecentocinquantasei pazienti sono stati esaminati: 77 (30,08%) portatori di CVC (31 femmine, 46 maschi), 179 (69,92%) con FAV (56 femmine,123 maschi). L’età media dei pazienti con CVC è stata di 68,63±16,93 anni, con 3,50±10,68 anni di età dialitica media (65,23±19,47 anni all’ingresso in dialisi). Per i pazienti con FAV l’età è stata di 66,40±15,88, con 6,12±6,92 anni di età dialitica media (60,34±17,47 anni all’ingresso in dialisi). Il 68,83% dei pazienti con CVC era vasculopatico, il 33,76% diabetico (63,12% e 27,93% per la FAV). La mortalità per i pazienti con CVC è stata del 50,65% (contro il 32,96% dei pazienti con FAV) (p=0,004) (le cause sono elencate nella tabella 1). Il 27,16% ha sostituito il CVC per dislocazione, il 51,85% per setticemia (principale patogeno Staphylococcus aureus 42,85%), l’8,64% per secrezione purulenta dall’exit-site, il 12,34% per febbre in assenza di identificazione colturale
Diciassette pazienti per esaurimento del patrimonio vascolare sono diventati portatori di CVC (9,49% dei pazienti con FAV)
I pazienti con CVC all’ingresso in dialisi hanno in media circa 5 anni in più e hanno una mortalità più elevata (sopravvivono 2,62 anni in meno dei pazienti con FAV). Il principale responsabile degli eventi infettivi correlati al CVC è stato lo S.Aureus