Il catetere venoso centrale permanente (CVCp) rappresenta l’accesso vascolare utilizzato sempre più frequentemente nei pazienti in emodialisi.
La più temuta complicanza del CVCp è rappresentata dalla infezione ad esso correlata (CRBSI). In caso di fallimento della terapia antibiotica, le attuali linee guide (figura 1 e figura 2) (Mermel LA - 2009) [1] [1] (full text)suggeriscono la sostituzione del CVCp (Vanholter R - 2010) [2] [2] (full text), manovra a volte non priva di complicanze.
Scopo del lavoro è confrontare, in pazienti con CRBSI, l’efficacia della terapia antibiotica sistemica (TAS) e la stessa associata alla chiusura del CVCp con antibiotico (TAS+LOCK).
Dal gennaio 2008 ad aprile 2014 sono stati studiati 183 pazienti con CVCp. Dal gennaio 2008 al dicembre 2011 sono stati documentati 48 casi di CRBSI trattati con TAS (coorte 1 di riferimento); dal gennaio 2012 ad aprile 2014, sono stati documentati 36 casi trattati con TAS+LOCK (coorte 2).
La figura 3 riassume le caratteristiche delle due coorti e gli episodi di CRBSI.
L’analisi statistica è stata eseguita con la regressione di Poisson, ove la variabile dipendente è il numero di rimozioni di CVCp per CRBSI. Il modello includeva come variabili di controllo: obesità, diabete, età dialitica ed anagrafica (discretizzate).
Nel corso dello studio sono stati rimossi 15 CVCp (11 nella coorte 1 e 4 nella coorte 2). La rimozione del CVCp è stata dovuta alla persistenza di CRBSI dopo 4 giorni, alle recidive di CRBSI e alla presenza di metastasi settiche.
La figura 4 riporta i germi isolati con le percentuali di successo delle terapie.
Gli antibiotici principalmente utilizzati sono stati: vancocina (50%), gentamicina (25%), teicoplanina (14%).
La durata della terapia è stata di almeno 21 giorni.
Le variabili statisticamente significative sono la coorte con un Incidence Rate Ratio (IRR) 0.31 (p=0.02) ed età anagrafica con IRR 0.18 (p=0.006).
I pazienti trattati con terapia antibiotico sistemica + "lock" hanno un IRR di rimozione del CVCp inferiore di circa il 70% rispetto all’altro gruppo.
La associazione della terapia sistemica alla "lock" consente buone percentuali di successo sia sui gram positivi che negativi ad eccezione dello Pseudomonas e della flora polimicrobica.
Rimane fondamentale, a nostro giudizio, l’aspetto della prevenzione, inclusa la sorveglianza, nel riconoscere e trattare precocemente una infezione correlata al CVCp.
[1] Mermel LA, Allon M, Bouza E et al. Clinical practice guidelines for the diagnosis and management of intravascular catheter-related infection: 2009 Update by the Infectious Diseases Society of America. Clinical infectious diseases : an official publication of the Infectious Diseases Society of America 2009 Jul 1;49(1):1-45 (full text)
[2] Vanholder R, Canaud B, Fluck R et al. Catheter-related blood stream infections (CRBSI): a European view. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 2010 Jun;25(6):1753-6 (full text)
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