Tra i riceventi di trapianto d’organo sono sempre più spesso descritti casi di infezioni fungine cosiddette “emergenti”, tra cui la feoifomicosi da Exophiala. Pur rappresentando complessivamente sino al 10% di tutte le infezioni fungine, esse hanno decorso clinico e risposta terapeutica al momento poco conosciute.
Qui riportiamo un caso di donna di 65 anni, ricevente di trapianto renale 18 mesi prima (terapia immunosoppressiva standard), che ha sviluppato una forma insidiosa e multifocale di feoifomicosi da Exophiala xenobiotica.
Veniva ricoverata per la comparsa sulla mano sinistra di una lesione cutanea nodulare, pigmentata e dolente, che si era sviluppata dopo che, 15 giorni prima, si era punta accidentalmente con una spina in giardino. L’indagine istologica evidenziava un infiltrato granulomatoso con cellule giganti e istiociti, fibre vegetali, numerose ife fungine e lieviti. La terapia empirica con fluconazolo si rivelava inefficace. Infatti, dopo un mese, comparivano nuove lesioni nodulari e tumefazione dolorose articolari, che non erano controllate neanche dal successivo trattamento con voriconazolo, iniziato dopo che le indagini colturali avevano isolato colonie fungine (ife nere settate), morfologicamente compatibili con Exophiala, e la ricerca di acidi nucleici (Nantes) aveva identificato la specie Exophiala Xenobiotica. Dopo due successive estese revisioni chirurgiche delle lesioni, si avviava amfotericina B , con graduale miglioramento delle lesioni. Dopo 3 mesi si sospendeva il farmaco per tossicità renale (dose cumulativa 2000 mg) associando posaconazolo. Infine, dopo 8 mesi di trattamento con posaconazolo e trascorsi 20 mesi dal primo ricovero, la paziente appariva in buone condizioni, senza più segni locali o sistemici di infezione fungina, e con funzione renale stabile (creatininemia 1,5 mg/dl).
L’Exophiala xenobiotica può essere causa, nel ricevente di trapianto renale, di una grave forma di malattia insidiosa e multifocale, che è tale da richiede trattamento chirurgico e associazioni di farmaci antifungini quali amfoteracina B liposomale e posaconazolo.