La neutropenia è una complicanza frequente del trapianto renale (TR). I farmaci immunosoppressori e anti-infettivi ne sono la causa principale. Talvolta la neutropenia post trapianto (NPT) non regredisce alla sospensione di tali terapie.
Presentati 2 casi di NPT.
Caso 1
FC, 54 anni, Maschio
17/06/12: secondo trapianto combinato rene e pancreas. Terapia: Thymoglobuline, MMF, Ciclosporina, steroide
10/2012: GB 1830(Neutrofili 29%), Hb 12,6g/dl, PLT 14.000
IG anti neutrofili (test diretto): positivo
IG anti piastrine diretto: positivo (anti GPIIb/IIIa, Ib/IX, Ia/IIa)
Biopsia osteo-midollare (BOM): megacariociti, serie eritroide e mieloide ben rappresentate.
Quadro di citopenia periferica a midollo “ricco”, suggestivo per leuco-piastrinopenia a genesi periferica di origine immuno-mediata.
Sospesa Ciclosporina, avviato Tacrolimus: rapido incremento delle PLT(381000) e lenta risalita dei neutrofili. GB 2.800(N53%) a 4 mesi, GB 5510(N57%) a sei mesi.
Caso 2
BD: 57 anni, Maschio
2006: SEU atipica
TR 29/10/2012. Terapia: Thymoglobuline, MMF, Tacrolimus, corticosteroide. Creat 2,39 mg/dl.
Febbraio 2013: creat 5,17mg/dl, GB 1130(N 39%), Hb 8,9g/dl, PLT 56000. Recidiva di SEU. Terapia con plasma + avvio di Eculizumab. IG anti-neutrofili (test diretto) presenti. Prosegue Tacrolimus, steroide, MMF (dosi minime).
Maggio 2013: creat 2,1mg/dl, aptoglobina 91,6mg/dl. Hb 8,9g/dl, GB 1350, PLT 111000. Sospeso MMF.
Settembre 2013: GB 1.000 (N2%), Hb 8.2g/dl, PLT 86.000.
BOM: 3 serie ematopoietiche ai diversi stadi maturativi.
Quadro compatibile con neutropenia immuno-mediata: sospeso Tacrolimus, avviata Ciclosporina. Filgrastim 1fl.
Prosegue Eculizumab e steroide.
Ottobre 2013: Gb 2900 (N60%), Hb 8,8 g/dl, PLT 84000.
Marzo 2014: GB 3570 (N52,6%), Hb 10,3g/dl, PLT 117000. Creat 2,4mg/dl.
La NPT può avere una genesi autoimmune.
La modifica della terapia immunosoppressiva può essere efficace in questi casi.
Nei pazienti con NPT persistente, la BOM e la ricerca di anticorpi anti neutrofili sono indispensabili per orientare diagnosi e terapia e possono evitare una prolungata sospensione degli immunosoppressori, che determina aumentato rischio di rigetto.
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