Il doppio trapianto (DKT) rappresenta un' opzione per massimizzare l’utilizzo dei reni da donatore deceduto, riducendo la percentuale di organi rifiutati, con un buon esito del trapianto, ma non è universalmente accettato come equo e sicuro
Scopo di questo studio monocentrico è analizzare l’andamento di 100 DKT(1999 - 2013.)
Allocazione in doppio effettuata secondo criteri clinici, morfologici, funzionali e istologici (Karpinsky score, KS). Come discriminante tra allocazione in trapianto singolo (SKT) o DKT, utilizzato Remuzzi score fino al 2005 (73% dei DKT); poi adottato KS 4 invece di 3 su singolo rene. In figura 1 caratteristiche della popolazione.
Nei DKT sopravvivenze paziente e organo rispettivamente 91%, 75,4% e 77,9 %, 55,8% a 5 e 10 anni; Analoghe sopravvivenze organo si riscontrano nella popolazione ECD nel nostro centro (n=898): 72,2% e 51,9 % a 5 e 10 anni.
Tassi rigetti a 12 mesi e DGF rispettivamente 13% e 41%; durata media DGF: 6,26 ± 3,1 giorni.
Crs e proteinuria 1,71 mg/dl,1,67 mg/dl e 0,25 g/24 a 1 e 5 anni. In 8/100 casi un rene perso perioperatoriamente, in 5/8 trapianto perso a fine f/up. Sopravvivenze organo con KS > 4 vs > 3 sovrapponibili: rispettivamente 53,2% e 58,6% a 10 aa, p=ns.
I risultati in questa popolazione di DKT sono paragonabili a quelli della popolazione di SKT da donatori “marginali” (sia nel nostro centro che in letteratura), con risultati paragonabili utilizzando differenti score istologici di allocazione (KS > di 3 o 4 per allocazione in DKT). L’accettazione di score istologico più elevato per DKT permette di ridurre il tasso di reni rifiutati e di mantenere il criterio old for old di allocazione in singolo, in un contesto mondiale e italiano di riceventi e donatori sempre più anziani. (Nel nostro centro nel 2013, 45% donatori > 60 aa, 25% > 70 aa)