La sindrome delle gambe senza riposo (Restless Legs Syndrome, RLS) è caratterizzata dall’irrefrenabile impellenza di muovere le gambe, spesso associata a fastidioso formicolio o bruciore. Insorge durante il riposo, si attenua con il movimento e può interferire con il sonno. Dal 7 al 22% dei pazienti con malattia renale terminale ne sono affetti. Limitate le informazioni sulla RLS nei trapiantati di rene.
Descriviamo il decorso paradigmatico di RLS in una paziente uremica dal periodo pre-dialitico al post-trapianto renale. La diagnosi e la gravità della RLS è stata definita secondo criteri della International RLS Study Group.
Donna di 61 aa, con IRC da reni policistici, ipertensione arteriosa e obesità (BMI= 33,3 kg/mq), prima in dialisi peritoneale ambulatoriale poi in emodialisi. 59 aa: trapianto renale da donatore cadavere dopo sette anni di dialisi.
Dopo quattro anni di dialisi insorgenza subdola di RLS, bilaterale e distale, con esacerbazione dei disturbi del sonno e della chinesi, documentati alla polisonnografia e refrattari ai successivi tentativi di controllo farmacologico (ropinirolo, gabapentin, clonazepam, cabargolina e pramipexolo). Necessità di ricovero in Terapia Intensiva per ventilazione meccanica e blocco neuromuscolare da curarizzazione per continuare il trattamento dialitico.
A quattro mesi dal trapianto renale, completa remissione della RLS e sospensione dei dopaminergici. Terapia immunosoppressiva: rapamicina (1,0 mg), acido micofenolico (360 mg) e metilprednisolone (4 mg). Funzionalità renale normale (creatinina 0.9 mg/dL, e-GFR 88 mL/min).
Il trapianto renale rappresenta un sicuro presidio per il trattamento della RLS secondaria ad uremia, soprattutto nei pazienti refrattari ad ogni terapia farmacologica e ai programmi di dialisi intensiva. Si conferma il ruolo fondamentale della “tossicità uremica” nella patogenesi da disregolazione dopaminergica centrale.