L’identificazione precoce dei pazienti uremici in dialisi ad alto rischio di sviluppare delayed graft function (DGF) nel post-trapianto potrebbe avere un forte impatto clinico ed economico.
Ad oggi, però, non sono ancora stati introdotti nella pratica clinica validi strumenti predittivi e biomarker diagnostici/prognostici per questa importante complicanza clinica. Inoltre, la maggior parte dei modelli proposti dalla letteratura sono complessi e basati su un gran numero di variabili (incluse le caratteristiche del donatore e dell’organo).
Nel nostro studio abbiamo analizzato retrospettivamente dati anagrafici, clinici, eventi e outcomes di un elevato numero di pazienti portatori di trapianto renale (n:2755) seguiti in 4 unità italiane di Nefrologia e Trapianto Renale nel periodo compreso tra il 1984 e 2012.
Le analisi statistiche univariata e multivariata hanno dimostrato che l’età e il peso corporeo del ricevente al momento del trapianto, il tipo di dialisi, la durata della dialisi, erano significativamente associate con la DGF (p≤0.001), mentre il sesso, la nefropatia di base e i precedenti trapianti no.
L'area sottesa dalla curva receiver-operating characteristic (ROC) del modello finale basato su i 4 summenzionati predittori pre-trapianto di DGF era 0.63 (95% CI 0.61, 0.65). I decili dello score erano significativamente associati all’incidenza di DGF (p<0.001).
Pertanto, nel nostro studio abbiamo identificato un possibile modello predittivo pre-trapianto per la DGF che potrebbe essere utile in futuro per selezionare quei pazienti dializzati eleggibili per speciali programmi trapiantologici e strategie terapeutiche personalizzate.