Nei riceventi di rene trapiantato l’Indice di Resistenza (RI) intraparenchimale è un buon predittore di sopravvivenza dell'organo e del paziente (Saracino 2006 [1] (full text), Kolonko 2012 [2] (full text), Naesens 2013 [3] (full text)). Diversi fattori sono in grado di influenzare RI: mentre è noto il ruolo di quelli ricevente-correlati (Winther 2012 [4] (full text) Weingart 2006 [5]), relativamente poco conosciuto è il ruolo di quelli donatore-correlati.
Scopo dello studio è stato quello di valutare i principali fattori in grado di influenzare RI.
Abbiamo prospetticamente sottoposto 90 pazienti (figura 1) trapiantati di rene proveniente da donatore cadavere (figura 2) a valutazione di RI entro un mese dal trapianto di rene secondo le modalità indicate in figura 3, e successivamente diviso il campione in base al valore di RI più basso (gruppo A) o più alto (gruppo B) rispetto alla mediana di 0.646.
I risultati ottenuti sono stati correlati con dati clinici e laboratoristici donatore e ricevente-correlati.
In riferimento ai fattori ricevente-correlati, i pazienti del gruppo A erano più giovani (42.8±11 vs 47.8±11, p=0.03) ed in percentuale maggiore assumevano tacrolimus (54% vs 36%, p=0.08) rispetto al gruppo B. Le altre variabili risultavano sovrapponibili tra i due gruppi (figura 4).
In riferimento ai fattori donatore-correlati, i pazienti del gruppo A aveva un numero di HLA mismatches più basso rispetto a quelli del gruppo B (3.3±1 vs 3.9±0.9, p=0.007). Le altre variabili legate al donatore (età, body mass index (BMI), presenza di ipertensione o diabete, creatininemia, terapia con dopamina, dobutamina o noradrenalina) risultavano sovrapponibili tra i due gruppi (figura 5).
La regressione logistica confermava che HLA mismatches, età del ricevente e utilizzo di tacrolimus sono dei predittori indipendenti di RI (figura 6).
I dati del nostro studio, con i limiti legati al mancato utilizzo di "donatori marginali" sembrano suggerire che HLA mismatches, età del ricevente e utilizzo di tacrolimus siano fattori in grado di influenzare RI, valutato precocemente dopo il trapianto di rene.
[1] Saracino A, Santarsia G, Latorraca A et al. Early assessment of renal resistance index after kidney transplant can help predict long-term renal function. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 2006 Oct;21(10):2916-20 (full text)
[2] Kolonko A, Chudek J, Zejda JE et al. Impact of early kidney resistance index on kidney graft and patient survival during a 5-year follow-up. Nephrology, dialysis, transplantation : official publication of the European Dialysis and Transplant Association - European Renal Association 2012 Mar;27(3):1225-31 (full text)
[3] Naesens M, Heylen L, Lerut E et al. Intrarenal resistive index after renal transplantation. The New England journal of medicine 2013 Nov 7;369(19):1797-806 (full text)
[4] Winther SO, Thiesson HC, Poulsen LN et al. The renal arterial resistive index and stage of chronic kidney disease in patients with renal allograft. PloS one 2012;7(12):e51772 (full text)
[5] Weingart C, Leingärtner T, Bergler T et al. Increase in renal vascular resistance after intake of cyclosporin A and tacrolimus and reversal by nitroglycerin spray: a study in patients with stable renal allograft function. International journal of clinical pharmacology and therapeutics 2006 Sep;44(9):422-7
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