Le patologie orali sono altamente prevalenti nella popolazione generale e rappresentano un potenziale e reversibile determinante di cattive condizioni di salute nei pazienti dializzati. Nella popolazione generale le periodontiti sono associate ad eventi cardiovascolari avversi, ma tale relazione non è altrettanto chiara in soggetti con insufficienza renale terminale (ESRD). Abbiamo analizzato l’associazione tra periodontiti e mortalità cardiovascolare e per tutte le cause in pazienti dializzati.
Lo studio ORAL-D è uno studio prospettico di coorte multinazionale in 4320 individui in emodialisi. La malattia parodontale è stata valutata al baseline in tutti i pazienti dentati (3337) tramite una visita dentale standardizzata e la sua severità è stata categorizzata secondo il Community Periodontal Index della Organizzazione Mondiale della Sanità, considerando come outcomes primari la mortalità cardiovascolare e per tutte le cause. I rischi di mortalità sono stati calcolati con analisi di regressione proporzionale di Cox, stratificati per nazione e controllati per età, sesso e tempo in dialisi.
Al baseline 3337 partecipanti erano dentati (età media 59.1 anni, 59% maschi), 1983 presentavano periodontite assente o lieve, 1335 presentavano periodontite moderata o severa. La prevalenza di periodontite era variabile tra le nazioni partecipanti tra il 17 e il 98%.
Durante un follow-up mediano di 24.2 mesi, ci sono stati 650 decessi e 325 morti per cause cardiovascolari. Nell’analisi multivariata, la periodontite non era associata al rischio di morte nè per tutte le cause (0.80 [CI 0.65-1.23]) né per cause cardiovascolari (0.75 [CI 0.53-1.08]).
Contrariamente a quanto si osserva nella popolazione generale, la periodontite non sembra predire il rischio di morte totale e cardiovascolare in emodialisi. Saranno necessarie ulteriori studi per spiegare il potenziale meccanismo che sottende a tale mancata associazione e differenzia la popolazione emodializzata da quella generale.