L’emodialisi ha effetti negativi sul microcircolo e sugli scambi gassosi a livello periferico, tali da compromettere il metabolismo muscolare e la qualità di vita del paziente. La spettroscopia del vicino infrarosso (NIRS) è stata utilizzata durante un test di occlusione vascolare (VOT) per dare una valutazione quantitativa di queste alterazioni.
Sono stati studiati 12 pazienti in emodialisi e 5 soggetti sani come gruppo di controllo, stratificati in 3 classi di età: ≤35 anni, 36-55 anni e ≥56 anni. Saturazione di ossigeno tissutale (StO2), concentrazioni tissutali di Ossiemoglobina (HbO2) e Deossiemoglobina (HHb), consumo muscolare di ossigeno, riperfusione e reattività del microcircolo sono stati misurati in modo non invasivo con NIRS a livello dell’avambraccio a riposo e durante ischemia (figura 1). La concentrazione di Hb è stata misurata anche con esame emocromocitometrico.
Il confronto tra le medie di StO2 per classi di età è risultato statisticamente significativo (p<0.05). Sia StO2 a riposo (p<0.05) che StO2 alla riperfusione (p<0.01) correlavano inversamente con l’età.
È stata osservata una differenza significativa (p<0.01) tra StO2 alla riperfusione nei due gruppi. Sebbene il confronto della differenza di Hb tra emocromo e NIRS tra i 2 gruppi non sia statisticamente significativo (p=0.059), è stata osservata un’importante discrepanza tra i pazienti in emodialisi (5.45 g/dL) e i soggetti sani (0.81 g/dL). Inoltre la differenza di Hb tra emocromo e NIRS si correla in modo altamente significativo (p<0.01) direttamente col tasso di riduzione di StO2 e HbO2 e inversamente col tasso di incremento HHb durante l’ischemia.
I nostri risultati suggeriscono che l’emodialisi e l’età avanzata sono fattori di rischio indipendenti di danno del microcircolo. L’ossimetria è uno strumento più appropriato dell’esame emocromocitometrico per valutare la distribuzione di ossigeno ai tessuti, perché evidenzia differenze locali non altrimenti rilevabili.