Il servizio di emodialisi del Policlinico A. Gemelli ha promosso un’ indagine sulle preferenze dei pazienti in trattamento emodialitico presso il centro ambulatoriale per conoscere le preferenze dei pazienti in dialisi riguardo alla possibilità - in caso di insorgenza di gravi comorbidità - di scegliere se essere sottoposti o rinunciare a trattamenti intensivi ed invasivi.
L’indagine si è svolta attraverso:
2. la valutazione della capacità cognitiva e decisionale e della eventuale presenza di depressione
Su 49 pazienti eleggibili, 18 hanno rifiutato di partecipare. I questionari completati sono stati 29 (16 uomini, 13 donne).
L’età media dei pazienti partecipanti è stata di 65.32 ± 14.22.
Hanno dichiarato di voler continuare la dialisi: in caso di stato vegetativo 10 pazienti (34%); in caso di demenza 15 pazienti (51%); in caso di patologia extrarenale con prognosi scarsa 12 (41%) pazienti.
I pazienti che hanno dichiarato di voler proseguire la dialisi sono risultati, anche se non è statisticamente significativo, quelli con maggiore età dialitica (p = 0.092), maggior punteggio al Charlson Comorbidity Index (p=0.053), e maggiore necessità di aiuto nello svolgimento delle attività quotidiane, rispetto ai pazienti che invece preferirebbero sospendere il trattamento emodialitico (p=0.064).
Questi dati confermano come la dialisi venga considerata dai pazienti non come un “terapia” ma come un elemento della loro stessa vita ed evidenziano l’importanza di conoscere le preferenze del paziente in dialisi per costruire, con una modalità condivisa, percorsi di fine vita personalizzati che evitino i due estremi della medicina tecnologica: l’abbandono e l’accanimento terapeutico.