Negli ultimi decenni, la prevalenza dell’obesità nella popolazione generale è più che raddoppiata negli USA e nelle principali nazioni Europee e questo trend è correlato alla crescita della popolazione dialitica.
In questo studio abbiamo esaminato il trend del BMI in un arco temporale di 18 anni (1994-2011) dei pazienti in dialisi inclusi in due Registri regionali italiani (Calabria/Emilia Romagna) entrambi afferenti al Registro dell’ERA-EDTA.
Durante il follow-up, il BMI medio aumentava (P<0.001) da 23.5 kg/m2(1994) a 25.5 kg/m2alabrese e da 23.7 kg/m2(1998) a 25.4 kg/m2(2001)(+7.1%)(Fig.1) nel Registro Emiliano. In entrambe le regioni, si osservava inoltre una riduzione della percentuale di pazienti con BMI marcatamente ridotto(<18.5 kg/m2) o ridotto in misura lieve-moderata(18.6-22.5 kg/m2). La percentuale di pazienti in sovrappeso (BMI:25.1-30 kg/m2) aumentava (P<0.001) sia nel registro calabrese (26%→35%) che nel registro emiliano (26%→35%) ed un simile trend si osservava per i pazienti obesi (BMI>30kg/m2)(Calabria:6%→14%;Emilia Romagna:6%→16%)(P<0.001)(Fig.2). Risultati simili si ottenevano anche stratificando la popolazione per età e sesso. Inoltre, l’aumento del sovrappeso/obesità durante il follow-up si associava ad un simultaneo aumento della percentuale di pazienti con nefropatia diabetica allo stadio terminale (Calabria,1994:7%;2011:15%; Emilia Romagna,1998:8%;2011: 14%). Un’analisi ristretta ai soli pazienti incidenti confermava questi trend e indicava una riduzione della percentuale di pazienti con ridotto BMI (12%→3% in Calabria; 5%→2.5% in Emilia Romagna) ed un aumento della percentuale di pazienti in sovrappeso (30%→39% in Calabria;25%→27% in Emilia Romagna) o obesi (7%→18% in Calabria;7%→25% in Emilia Romagna).
Un’analisi del trend temporale del BMI nei dializzati di due Registri regionali italiani mostra un consistente e parallelo aumento dei pazienti in sovrappeso/obesi ed un calo di quelli con ridotto BMI. E’ necessario avviare uno studio su larga scala su coorti Europee di pazienti in dialisi per confermare la generalizzabilità di questi risultati ed indagare le potentiali implicazioni cliniche dell’aumento dell’obesità nella popolazione dialitica.