La somministrazione di Ferro, per via orale o endovenosa, ed Eritropoietina è un elemento cardine per la correzione dell'anemia sia nei pazienti con CKD che nei pazienti emodializzati cronici. La terapia marziale orale è preferita nei pazienti in fase conservativa, ma presenta frequenti effetti collaterali gastroenterici.
Al contrario nei pazienti emodializzati viene utilizzata la via endovenosa che può favorire fenomeni allergici gravi e un aumento dello stato infiammatorio sistemico.
Una particolare preparazione di ferro liposomiale orale sembra avere una minore incidenza di effetti collaterali gastrointestinali, senza aumentare lo stato infiammatorio.
Scopo del lavoro è stato verificare la sua efficacia, in pazienti emodializzati cronici, rispetto al ferro gluconato endovena.
10 pazienti emodializzati cronici con anemia sideropenica erano trattati per 3 mesi con ferro endovena (62,5 mg/sett); successivamente passavano a Ferro liposomiale orale (30 mg/die) per 3 mesi ed infine riprendevano la terapia marziale endovena allo stesso dosaggio dei primi 3 mesi.
Durante i tre periodi veniva valutati i valori di Hb, Ferritinemia, Saturazione della Transferrina, PCR, Albumina, consumo settimanale di Eritropoietina.
Nessun paziente ha riferito effetti collaterali e nessuno ha sospeso la terapia.
Nel Periodo os (Tab.1), rispetto alla fine del 1°Periodo endovena si rileva un aumento significativo di Hb, della saturazione della transferrina, una riduzione significativa di PCR e del consumo settimanale di Eritropoietina.
Nel 2°Periodo endovena rispetto al Periodo os, si verifica una riduzione significativa dell'Hb, un aumento del consumo settimanale di Eritropoietina e un aumento significativo della PCR.
Il nostro lavoro ha dimostrato un'efficacia del ferro orale maggiore rispetto al ferro endovena, (aumento significativo di emoglobina e riduzione dosaggi di Eritropoietina e della PCR). Il ferro orale liposomiale è quindi, ben tollerato, efficace, e con risparmi economici significativi. Inoltre, ci preme sottolineare l'importante ricaduta anche sul piano medico-legale, per il minor rischio clinico rispetto al ferro endovena.