Le infezioni ospedaliere complicate da farmaco-resistenza dei patogeni rappresentano un fenomeno in preoccupante incremento. Alla diffusione delle infezioni da SA meticillino-resistente (MRSA) contribuiscono fattori come l'inappropriato uso degli antibiotici (1-2). La vancomicino-resistenza, presente in ceppi di Enterococcus faecium (VRE) portatori del gene vanA (3), può essere conferita a ceppi di SA con trasferimento del plasmide, derivandone ceppi di SA con ridotta sensibilità (VISA) o resistenti alla vancomicina (VRSA) (4). Fattori di rischio per l’emergenza di VISA e VRSA sono condizioni legate all’ospite, antibioticoterapie protratte, presenza endemica di MRSA e VRE. I pazienti in emodialisi rappresentano una coorte a rischio.
Maschio, 60 anni, in emodialisi dal 2007 per nefropatia diabetica, affetto da vasculopatia periferica. Dal gennaio 2013 per riscontro di MRSA in ulcera cutanea infetta piede sinistro fu sottoposto a cicli di terapia con vancomicina e teicoplanina e valutazioni chirurgiche con scarsa risposta. Nel settembre 2013 fu eseguita amputazione V dito e metatarso; in quell’occasione venne isolato un VRE ed un VRSA a livello della ferita. Su indicazione infettivologica, fu avviato trattamento con Tetracicline e Linezolid senza beneficio. Numerose revisioni chirurgiche per osteomielite con persistente isolamento del patogeno e la scarsa risposta clinica fecero ipotizzare una amputazione allargata, rifiutata dal chirurgo. Il pziente fu sottoposto ad isolamento assoluto per 4 mesi e funzionale per altri 4 mesi; nell'aprile 2014 sviluppo' una grave sepsi che ne determinò il decesso.
Viene descritto un caso ad esito fatale di infezione da MRSA modificatosi in VRSA. Le infezioni da VRSA rappresentano un grave problema di sanità pubblica per la difficile gestione terapeutica e per lo sforzo organizzativo indirizzato al contenimento del contagio, soprattutto nel setting dialitico. La prevenzione dell’insorgenza degli VRSA necessita di appropriato uso dei glicopeptidi, sorveglianza delle condizioni favorenti, adozione di procedure di contenimento del rischio di contagio tra i pazienti emodializzati.