In precedenti studi (Dattolo, ERA-EDTA, 2013), abbiamo dimostrato come uno stretto follow up clinico in ambulatori dedicati consenta di ritardare in tutta sicurezza l'inizio del trattamento dialitico fino a valori di eGFR decisamente molto inferiori di quelli raccomandati in tutte le linee guida.
In questo studio abbiamo calcolato la stima del risparmio economico ottenuto da un tale atteggiamento conservativo. I parametri di valutazione economica derivano per la CKD 5 da uno studio del S. Anna di Pisa, secondo cui, un paziente costa 10.766 € anno; per la CKD 5D da uno studio europeo, secondo cui il costo annuo/paziente è 71.666 € in ED, e 23.926 € in DP (Durand-Zaleski, Int J Health Care Finance Econ 2007).
Dei 340 pazienti entrati nel nostro ambulatorio dedicato con eGFR ≤ 10 ml/min,188 (55%) sono rimasti in follow-up conservativo per oltre 9 mesi (mediamente oltre un anno); i restanti hanno iniziato la dialisi in un arco temporale inferiore: 49 pazienti (15%) con DP e 103 pazienti (30%) con ED. Tale case mix ha comportato un costo globale di 10.577.980€ che sarebbe stato 20.308.540 € se i 340 pazienti fossero stati tutti immediatamente avviati alla dialisi (25% in DP), quindi con un risparmio netto di 9.730.560 €. Rapportando al singolo paziente e al primo anno di osservazione i costi diventano 31.111 € vs 59.731 € paziente/anno.
Quindi il nostro modello organizzativo, rispetto alle raccomandazioni delle linee guida, comporta un notevole risparmio, stimato in circa 29.000 € per ogni paziente incidente con eGFR ≤ 10ml/min/1,73m2 (globalmente 9.730.560 €).