La Giornata Mondiale del Rene (GMR) intende sensibilizzare la popolazione sulla conoscenza e prevenzione delle malattie renali mediante due progetti: “Piazza” e “Scuola”. Analisi dei dati raccolti a Ferrara.
88 soggetti parteciparono al progetto “Piazza “ nel 2013, (Fig 1) il 7% aveva preso parte alle edizioni precedenti. Le principali fonti di divulgazione dell’evento erano medico (21%) e mezzi di comunicazione (18%).
Il 34% dei partecipanti aveva effettuato una misurazione della pressione arteriosa (PA) nei 6 mesi precedenti. Il 32% presentava PA > 140/90 mmHg di questi il 33% non assumeva terapia, il 25% un farmaco, il 25% due farmaci, il 14% più di due farmaci.
8% della coorte non aveva mai eseguito esame urine; 11 partecipanti riferivano sintomi urinari ma solo il 9% di questi aveva effettuato esame urine negli ultimi 6 mesi. In assenza di anamnesi positiva per patologia renale il 74% presentavano stick urine positivo per: ematuria 23%, leucocituria 8%, proteinuria 9%, glicosuria 4%.
101 studenti aderirono al progetto “Scuola” nel 2014 (Fig 1). I ragazzi conoscevano il significato del termine: rene nel 99%, insufficienza renale nel 71%, dialisi nel 55%, trapianto nel 91%; proteinuria (3%).
79% degli studenti aveva misurato almeno una volta la PA e 87 ragazzi avevano eseguito un esame urine per : visita sportiva (46%), infezione delle vie urinarie (36%), altro motivo (18%).
Ritenevano importante per la salute: fare attività fisica (100%) , controllare il peso corporeo (98%), seguire una dieta oculata (97%), controllare la PA (91%).
Lo stick urinario era risultato positivo nel 10% degli screenati ed in 3 casi si era riscontrata PA> 140/90 mmHg.
Nonostante i limiti tecnici delle misurazioni, dell’ arruolamento non randomizzato e non rappresentativo dell’intera coorte ferrarese, i dati confermano un ridotto utilizzo dell’esame urine nonostante un’elevata prevalenza di anomalie delle vie urinarie.