La levotiroxina sodica (Ls) è il farmaco di elezione nel trattamento dell' ipotiroidismo.
Una intossicazione da Ls può essere determinata da una ingestione accidentale in età pediatrica e volontaria, a scopo suicida, nell'adulto.
La sintomatologia varia, in relazione alla dose ingerita, da iniziali segni di ipertiroidismo (insonnia, nervosismo, irritabilità, tremori, incremento della temperatura corporea, ipertensione arteriosa, tachicardia) sino alla crisi tireotossica conclamata (psicosi, convulsioni, coma, aritmie e insufficienza cardiaca), all’ ipertemia maligna ed al danno epatico.
Descriviamo il caso clinico di una paziente con sindrome depressiva, ipotiroidismo, in trattamento con Ls (50 mcg/die) che ha sviluppato un quadro drammatico di insufficienza multiorgano dopo assunzione volontaria di dosi massive di Ls ( 2000-2500 mcg in 6-7 giorni).
Donna di 56 anni giunta in Pronto Soccorso per epigastralgia e vomito da alcuni giorni, ricoverata in Medicina per severa disidratazione, squilibrio elettrolitico, oliguria, ipotensione e stato soporoso viene successivamente trasferita in Rianimazione per coma epatico ed insufficienza renale acuta.
Gli esami di laboratorio, in particolare, evidenziavano FT3 1.87 pg/ml, FT4 43.6 pg/ml, GOT 9491 U/L, GPT 12718 U/L, Bilirubina totale 4.2 mg/dl, diretta 2.22 mg/dl, Attività Protrombinica 34%, Creatinina 4.56 mg/dl, uricemia 10.7 mg/dl, urine ipercromiche, proteinuria 300 mg/dl, microematuria. Durante la degenza sepsi da Candida.
Stabilizzato il quadro emodinamico con amine vasoattive, la paziente è stata sottoposta a plasmaferesi terapeutica e a trattamento emodialitico con successivo miglioramento del quadro neurologico, dopo otto giorni ripresa della diuresi e graduale conseguente normalizzazione della funzione renale ed epatica.
Il caso clinico descritto focalizza l’attenzione sulla severità delle complicanze da intossicazione da Ls e sulla necessità di una gestione multidisciplinare rimarcando il ruolo centrale dell’applicazione clinica della plasmaferesi, il cui utilizzo razionale deriva dall’evidenza di un alto legame con le proteine plasmatiche ed un basso volume di distribuzione della Ls.