Spesso la clinica indirizza verso una possibile diagnosi, ma non sempre gli esami strumentali basali sono sufficienti per confermarla
Paziente di anni 53, fumatore, ricoverato per algia al fianco sx da tempo, con importante calo ponderale.
Funzione renale conservata. Leucocitosi neutrofila, PCR e VES elevate, anemizzazione; alla TC addome multiple lesioni renali bilaterali di verosimile origine flogistica, non linfoadenopatia.
Febbre serotonina (T 38.5°- 39 °C).
RMN addome; reni di aspetto rigonfio, con multiple aree di natura ascessuale e modesta pielectasia dei gruppi caliceali superiori, da compressione degli ascessi renali.
Dato l'aspetto TAC e RMN compatibile con poielonefrie il paziente è stato trattato con Ceftriaxone e Levofloxacina, poi Carbapenemico con Levofloxacina seguita da Teicoplanina per lo stato febbrile persistente.
All'Rx torace; un'immagine nodulare di non sicuro significato evolutivo.
Le emocolture ed urocolture, BK urine, Quantiferon, markers virali, esami immunologici e tipizzazione linfocitaria negative. ACE nella norma.
Reazione di Widal Wright Tifo somatico, ciliare, Paratifo A B e Brucella, TPHA, anticorpi anti CMV, Toxoplasma, Leptospira, Clamydia, Rickettsia e Mycoplasma, Antigene Aspergillo, negativi
Al QPE altearzione morfologica nella zona gamma, con IF sierica ed urinaria negative.
Catene kappa e lambda su siero ed urine aumentate.
CA 125, CA 15,3 e NSE elevati, rispettivamente 75,3, 30.3 e 19,7.
Citologico urinario: cellule transizionali con alterazioni degenerative.
Ecocardiogramma negativo per vegetazioni valvolari ed endocardite.
In considerazione della clinica ed esami ematici e strumentali eseguiti, il paziente è stato sottoposto a biopsia renale con riscontro di diffusa infiltrazione parenchimale di carcinoma scarsamente differenziato, necrotico con associati segni di flogosi acuta e cronica all'esame istologico.
In letteratura sono segnalati casi di pielonefriti xantogranulomatose, che pongono problemi di diagnosi differenziale con i carcinomi.
Nel caso descritto l'estensione e l'aspetto delle lesioni metastatiche renali potevano apparire compatibili con pielonefrite; solo l'esame istologico è stato dirimente per una diagnosi definitiva