La leflunomide è un inibitore della sintesi pirimidinica ad attività combinata immunosoppressiva e antivirale. Dati in letteratura stanno emergendo sul ruolo della leflunomide nella gestione delle infezioni da Citomegalovirus (CMV) resistenti alla terapia con Ganciclovir/Valganciclovir (GCV/VGCV).
L’infezione da CMV è una complicanza del trapianto renale associata a severa comorbilità (Kotton CN 2013 [1])
I farmaci antivirali comunemente utilizzati nelle infezioni da CMV sono GCV/VGCV. Cidofovir, foscarnet e fomivirsen possiedono attività antivirale ma il loro utilizzo è limitato da nefrotossicità (Chacko B 2012 [2])
La leflunomide è stata approvata nel 1998 per il trattamento dell’artrite reumatoide. Il meccanismo immunosoppressivo è dato dall’inibizione della proliferazione dei linfociti T e B attraverso l’interferenza con la sintesi pirimidinica e la fosforilazione di tirosin-chinasi specifiche linfocitarie (Chong AS 1999 [3])
La leflunomide possiede attività antivirale dimostrata, in vitro, dal blocco dell’assemblaggio dei virioni citomegalici. Tale meccanismo è differente e aggiuntivo ai comuni farmaci antivirali che inibiscono la sintesi del DNA virale. Studi in vivo su topi infettati da CMV e trattati con leflunomide ne confermano l’efficacia antivirale (Chong AS 2006 [4] (full text))
John et al, (John GT 2005 [5]) ha valutato 17 pazienti trapiantati renali con infezione da CMV trattati con leflunomide a dosaggio 100 mg die per tre giorni seguita da 20 mg die. L’88% dei casi ha presentato negativizzazione del CMV-DNA dopo 2±1,5 mesi dall’avvio di leflunomide. Gli effetti collaterali riportati sono stati anemia, diarrea, aumento delle transaminasi, neuropatia periferica, regrediti alla sospensione del farmaco.
Nel caso presentato l’infezione da CMV resistente a GCV/VGCV si è risolta con la leflunomide in assenza di complicanze iatrogene severe e di recidive al successivo follow-up di dodici mesi.
La leflunomide è considerata off-label nella gestione delle infezioni da CMV. Nella pratica clinica può, tuttavia, rappresentare un valido strumento nelle forme di CMV resistente alla comune terapia antivirale.
[1] Kotton CN, Kumar D, Caliendo AM et al. Updated international consensus guidelines on the management of cytomegalovirus in solid-organ transplantation. Transplantation 2013 Aug 27;96(4):333-60
[2] Chacko B, John GT Leflunomide for cytomegalovirus: bench to bedside. Transplant infectious disease : an official journal of the Transplantation Society 2012 Apr;14(2):111-20
[3] Chong AS, Huang W, Liu W et al. In vivo activity of leflunomide: pharmacokinetic analyses and mechanism of immunosuppression. Transplantation 1999 Jul 15;68(1):100-9
[4] Chong AS, Zeng H, Knight DA et al. Concurrent antiviral and immunosuppressive activities of leflunomide in vivo. American journal of transplantation : official journal of the American Society of Transplantation and the American Society of Transplant Surgeons 2006 Jan;6(1):69-75 (full text)
[5] John GT, Manivannan J, Chandy S et al. A prospective evaluation of leflunomide therapy for cytomegalovirus disease in renal transplant recipients. Transplantation proceedings 2005 Dec;37(10):4303-5
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