L’emoreologia studia le proprietà del flusso del sangue, concentrandosi su viscosità sanguigna e deformabilità eritrocitaria. I pazienti in dialisi presentano un rischio di morte cardiovascolare (CV) 10-20 volte più alto rispetto alla popolazione generale; anche i portatori di trapianto renale (TR), mantengono un rischio elevato. Sono descritte alterazioni emoreologiche nei pazienti in dialisi, mancano dati definitivi riguardo ai portatori di TR.
Abbiamo studiato 47 volontari sani, 90 emodializzati (HD), 108 trapiantati (TR), misurando: viscosità plasmatica (hP), viscosità del sangue intero (a bassa (hS1) ed alta (hS200) velocità di scorrimento), indice di aggregabilità eritrocitaria (IAE), limite di scorrimento (t0), deformabilità eritrocitaria (DE: Tk = [1-(hP/hS200)0.4/Ht]), comportamento visco-elastico (modulo elastico G’= risposta del sangue a forza crescente oscillatoria).
Nel confronto TR vs HD si normalizzano molti parametri: hP (1,35 ± 0,13 mPa*s vs 1,57 ± 0,23; p<0,05), hS1 (12,57 ± 3,87 vs 26,45 ± 11,79; p<0,05), hS200 (3,96 ± 0,46 vs 4,74 ± 1,08; p <0,05), IAE (3,11 ± 0,89 vs 6,11 ± 2,25; p<0,05), t0 (0,12 ± 0,08 mPa vs 0,18 ± 0,06; p<0,05). TR mostra invece una ridotta DE rispetto a HD (Tk 0,85 ± 0,10 vs 0,81 ± 0,09; p<0,05; G’ elevato).
I pazienti HD presentano numerose alterazioni emoreologiche che giustificano l’alta incidenza di complicanze CV.TR corregge diverse alterazioni, giustificando la riduzione del rischio CV. DE è però ridotta in TR; questo fattore agisce negativamente sul microcircolo, causando danno d’organo e progressione della fibrosi interstiziale/atrofia tubulare (IFTA). Gli effetti emoreologici dei farmaci immunosoppressori rappresentano un futuro orizzonte di interesse.