La letteratura mostra come l'anticoagulazione regionale con citrato (citrate regional anticoagulation CRA) nelle terapie di sostituzione renale continua (CRRT) sia superiore all'anticoagulazione sistemica con eparina (systemic heparin anticoagulation SHA) nel ridurre il rischio di sanguinamento per il paziente, ma anche nel prolungare la vita dei circuiti.
Marzo 2013 è presso il nostro la data di passaggio da SHA a CRA per l'anticoagulazione dei circuiti extracorporei delle CRRT .Da allora effettuiamo in modo molto standardizzato CVVH in pre-post diluizione impostando i flussi sul peso del paziente.
Prima di marzo 2013 le CRRT venivano invece eseguite sempre con lo stesso monitor e dallo stesso personale ma in modo non standardizzato adattando la scelta della tecnica (CVVH o CVVHDF), i flussi e la dose di eparina, in base alle caratteristiche cliniche del paziente.
Abbiamo confrontato retrospettivamente la durata dei circuiti delle CRRT in anticoagulazione sistemica con eparina eseguite fino a marzo 2013 con quelle eseguite in anticoagulazione regionale con citrato dopo tale data. Per ogni paziente è stata considerata solo la durata del primo circuito.
Sono stati valutati 12 circuiti in CRA e 18 circuiti in SHA. Nel gruppo con eparina la durata media dei circuiti è stata di 2.322±1.053 minuti, nel gruppo con citrato è stata di 3387±881 minuti ( p<0.05).
Nel gruppo con citrato il 50 % di circuiti è durato fino al suo termine nominale contro il 16,7 % dei circuiti con eparina) . (Log rank p < 0.05 )
L'anticoagulazione con citrato in CRRT è ormai routine. Nella nostra esperienza abbiamo documentato una maggior sopravvivenza dei circuiti in anticogulazione con citrato rispetto a quelli con eparina, con possibile vantaggio per i pazienti e sicuro ridotto utilizzo di risorse sia economiche che di tempo infermieristico e medico .