L’infezione da Epatite B (HBV) costituisce tutt’ora un problema particolarmente rilevante nei pazienti in trattamento emodialitico cronico,soprattutto per la risposta parziale e poco duratura nel tempo.
Abbiamo valutato 112 pazienti incidenti in HD tra il 2004 ed il 2013 di età media 69±10 a., 36 (32%) F e 76M (68%) .Di questi, 78 pz. sono stati vaccinati secondo uno schema che prevedeva 3 somministrazioni (0-1-6 mesi) al termine della seduta dialitica per via intramuscolare (IM) di HBVAXPRO 40 mg, vaccino contenente l'antigene di superficie del virus dell'epatite B ricombinante (HBsAg) prodotto nel lievito Saccharomyces cerevisiae (ceppo 2150-2-3) e adsorbito su idrossifosfato amorfo di alluminio solfato .
Dei 78 pazienti vaccinati 47 (60.2%) erano in trattamento con bicarbonato dialisi, 22 (28.2%) in AFB e 9 (11.5%)in HFR;32(41%) erano diabetici. Il titolo anticorpale anti-HBV è stato testato ogni 6 mesi per 24 mesi e sono stati considerati RESPONDER(R) i pazienti con un titolo anticorpale >10UI/L. È stata osservata una buona risposta dopo 6 m. in 43 pz. (55.1%) (R) con titolo anticorpale compreso tra 10 e 1000 UI/L), 14 (32.5%) diabetici, 26 (62.8%) in bicarbonato dialisi, 11 (25.6%) in AFB e 5 (11.6%) in HFR;1 I NON RESPONDER(NR) sono stati 35 pz.(44.9%) e tra questi 18 diabetici (51.4%), 20 (57.1%) in bicarbonato dialisi. Dopo 24 m. dei 43 R solo 13 (30.2%) avevano conservato un titolo anticorpale >10UI/L, di questi 4 (9.3%) erano diabetici, 8 (18.6%) in bicarbonato dialisi, 3 (7%) in AFB e 2 (4.6%) in HFR.
Questi risultati evidenziano che lo schema adottato non ha prodotto una protezione anticorpale soddisfacente (55.1%) indipendentemente dalla metodica dialitica confermando l'importante immunodepressione del paziente uremico soprattutto diabetico.
Sarà quindi necessario modificare sia il timing della vaccinazione,eseguendola ancora in fase conservativa, sia lo schema potenziandolo con dosi di richiamo ed adiuvanti per ottenere una protezione sufficiente.