La lettura delle biopsie renali in pazienti con IgAN può essere effettuata seguendo due tipi di classificazione. La prima “lumped system” (classificazione Schena, 2005) si articola su 3 gradi (G) di gravità: lieve (G1), moderato (G2), severo (G3). La seconda “split” (classificazione Oxford, 2009) valuta 4 lesioni: ipercellularità Mesangiale (M0-1), ipercellularità Endocapillare (E0-1), glomerulosclerosi Segmentale (S0-1), fibrosi interstiziale/atrofia Tubulare (T0-1). Scopo del nostro lavoro è stato quello di studiare i profili genici che si possono osservare nei diversi gradi istologici di malattia e di identificare i geni candidati che possono essere coinvolti nello sviluppo delle 4 lesioni indicate nella classificazione MEST.
Lo studio è stato eseguito su biopsie renali incluse in paraffina (FFPE) di 34 IgAN, 12 glomerulonefriti a lesioni minimi, 12 glomerulonefriti membranose e 6 donatori viventi (DV). I profili di espressione genica completi sono stati ottenuti attraverso microarray Illumina HumanHT-12. I trascritti di maggiore interesse sono stati validati mediante Real Time PCR.
La “principal component analysis” ha mostrato 152 trascritti che distinguevano la IgAN dalla non-IgAN, mentre 107 trascritti distinguevano la IgAN dai DV. Abbiamo inoltre identificato 28 geni modulati esclusivamente nel tessuto renale dei pazienti IgAN. La gran parte di questi geni fa parte di processi apoptotici, danno cellulare renale e processi di regolazione del sistema immunitario. I geni identificati sono differentemente modulati nei 3 gradi istologici di gravità della malattia. Infine, abbiamo confrontato il profilo di espressione genica delle 4 lesioni della classificazione MEST identificando cluster di geni che distinguono le lesioni istologiche.
L’applicazione delle tecniche di trascrittomica su sezioni di tessuto renale FFPE ha permesso di evidenziare il coinvolgimento di specifiche pathways che potrebbero essere responsabili dello sviluppo delle lesioni istologiche che concorrono alla patologia renale. I classificatori molecolari identificati potranno essere target specifici per la scelta dei farmaci utili alla cura della IgAN.